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Thiene. Caso Scarpellini: la maggioranza vuole consiglio comunale a porte chiuse

Se i contenuti della commissione consiliare di stasera, a porte chiuse, con tutti i capogruppi sono riservatissimi è invece di dominio pubblico da un paio di giorni il fatto che la maggioranza vorrebbe tenere il consiglio comunale a porte chiuse. Ossia, tutto secretato e coi consiglieri comunali obbligati al segreto d’ufficio. Insomma, di quanto si parlerà nell’assise del Comandante Scarpellini i cittadini non verrebbero mai a saperlo.

Il regolamento parlerebbe chiaro e consentirebbe la ‘riservatezza’ del consiglio comunale se nella seduta venissero ‘introdotti apprezzamenti su moralità, correttezza, capacità professionali di persone’, ma pare che l’opposizione stia provando in tutti i modi a dribblare la regola puntando sul caso e non sulla persona. Quindi evitando di fare nomi e cognomi e di entrare nello specifico del procedimento pendente alla Corte dei Conti. Il presidente del consiglio comunale dovrà riunire il consiglio entro 20 giorni dalla richiesta fatta dall’opposizione e sarà interessante sapere come il popolo thienese reagirà  alla volontà di una maggioranza che vorrebbe tenere la seduta consiliare blindata.

Il caso ‘Consorzio Polizia Locale NeVi e dimissioni del Comandante Giovanni Scarpellini’ sta tenendo banco in città. Sui social è unanime l’appoggio all’Ufficiale che si congedò dall’Arma dei Carabinieri 17 anni fa per indossare la divisa della Polizia Locale. Anche la raccolta firme procede a passo spedito, con centinaia di thienesi che stanno rispondendo alla chiamata indetta per raccogliere quello che, anche se non ha un valore vero e proprio, rappresenta lo schieramento di una città verso Scarpellini.

Negli ultimi giorni, anche strategicamente, la vicenda è stata spostata sul procedimento in corso davanti ai giudici della Corte dei Conti. Ovvero sulle indennità del Comandante del Consorzio NeVi, degli ultimi cinque anni, con le quali è stata fatta una sorta di compensazione economica di quello stipendio da funzionario che secondo i magistrati contabili non sarebbe adeguato alla figura di Scarpellini: per lui si sarebbe dovuto siglare un contratto da dirigente. Questa vicenda non è però nuova. Perché la Corte dei Conti ha bussato alla porta del Comune di Thiene circa un anno fa, ma nessuno ne aveva mai parlato. La storia salta fuori con l’annuncio del 16 giugno scorso da parte di Scarpellini che, esasperato dal silenzio del Comune di Thiene, si sarebbe sentito mortificato ed umiliato fino a fargli prendere la dolorosa decisione di lasciare l’intero Consorzio.

Secondo l’opposizione la vicenda si sarebbe potuta gestire diversamente instaurando un dialogo costruttivo con un Comandante che ha sempre amato il Consorzio da lui fondato. Rinnovandogli comunque fiducia e stima, almeno a parole, se davvero il problema era quello del contezioso della Corte dei Conti. Invece così non è stato. Perché da giugno sino a qualche giorno fa tra Scarpellini e il sindaco Michelusi è come se si fosse annullato ogni dialogo, fatta eccezione per questioni istituzionali che li costringevano ad un rapporto epistolare. Addirittura il 16 agosto scorso, avendo il sindaco di Thiene bisogno di inoltrare una denuncia alla Procura della Repubblica di Vicenza, si sarebbe rivolto ai carabinieri di Thiene. Episodio che la dice tutta sulla frattura tra i due. Sulla mancanza di fiducia e sull’atteggiamento del primo cittadino verso il ‘suo’ Comandante di Polizia Locale, punto di riferimento per ogni sindaco del Consorzio.

di Redazione AltovicentinOnline

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