Aumenta la necessità della casa popolare e a Thiene sono sempre di più gli italiani che ne fanno domanda. Su 174 richieste nell’ultimo bando, 108 sono da parte di italiani (62%), dei quali 44 nati all’estero e 66 domande di cittadini stranieri (38%).
Una lista di persone in cerca di un affitto calmierato, a fronte dei 219 alloggi erp presenti a Thiene, in buona parte già occupati, dei quali 47 in capo direttamente al Comune ed i restanti 172 di Ater Vicenza.
Un compendio immobiliare che va a completarsi con altri 8 alloggi comunali ‘no erp’, destinati ad attività sociali.
La mappa dell’edilizia residenziale pubblica (erp), a Thiene, la stende il primo cittadino Giovanni Casarotto, durante l’ultimo consiglio comunale.
Boom di richieste, ma le case non bastano
Dei 172 alloggi ‘Ater’, 154 sono occupati ed i restanti in corso di manutenzione, mentre per i 47 del Comune, 45 sono affittati, 1 sfitto, mentre uno viene tenuto a disposizione in caso di emergenza abitativa. Degli 8 alloggi, non soggetti ad ‘erp’, sei risultano occupati, coi restanti sfitti.
A fronte del boom di domande, pur in leggera flessione rispetto alle 205 presentate nel 2016, Ater Vicenza ha in corso a Thiene due importanti interventi. Il primo in via San Tommaso, con la riqualificazione di un immobile comprato all’asta, che mette in progetto quaranta case popolari. Un intervento che potrebbe rendere di più, ha sottolineato il sindaco, convertendo il piano terra da commerciale a residenziale, ma per il quale bisognerà aspettare qualche anno, prima di arrivare alla consegna delle chiavi.
Lavori in corso, ma a rilento, sul complesso Chilesotti, che ha visto comunque i primi frutti un anno fa, con la chiusura di una prima parte dei lavori, permettendo a quattro famiglie di uscire dalla graduatoria Ater. Pende un parere della Sovraintenda, per il vicino palazzo Chilesotti, per completare il piano di recupero che sarà comunque affrontato a stralci, dato anche il costo milionario dell’intera opera.
P.V.
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