A dare conto alle polemiche, innescate nei giorni che hanno preceduto l’inaugurazione della sede di Casapound a Thiene, la città sembrava si dovesse preparare ad un vero e proprio ‘sabato di passione’. Nulla di tutto ciò.
Ciascuno ha fatto il proprio, senza incrociarsi, grazie anche al grande dispiegamento delle forze dell’ordine. In centro, in piazza Chilesotti, il presidio antifascista organizzato da Anpi, a cui ha aderito Schio-antifascista, nell’assemblea vicentina di Potere al Popolo. Zona Bosco, invece, i militanti di Casapound per l’inaugurazione de ‘La vedetta’, sede provinciale che trova quindi la base a Thiene.
Sotto le bandiere della tartaruga, ha preso il via a mezzogiorno, in via del Parco vicino al Bosco, la festa privata di Casapound, a cui ha partecipato il vicepresidente nazionale Marco Clemente: “Con questa sede agli italiani, dell’alto vicentino, verrà garantita una vicinanza concreta da chi è abbandonato dalle amministrazioni, oltreché dallo Stato”,commenta a caldo Clemente appena entrato nella sede Cp Thiene.
“Con questa sede siamo oltre a 120 inaugurate-conclude – E’ un dato importante, che nessun altro partito è riuscito ad avere. Questa è la dimostrazione reale della capillarità nel territorio del nostro movimento, che si palesa sempre più vicino alle persone, agli italiani. E da oggi, ufficialmente, la Vedetta sarà un luogo fondamentale per l’alto vicentino e per la provincia di Vicenza”.
Arriva da Treviso Diego Dal Cin, responsabile regionale, che ha commentato quanto accadeva in centro: “Sono chiaramente ragionamenti che non condivido. Sono logiche che non ci interessano come movimento. Loro sono finanziati e sembrano vivereper noi – continua – Casapound va avanti per la propria strada, incontro ad un futuro migliore per gli italiani”.
“Con questa inaugurazione per molti partiti rappresenta un punto d’arrivo, per noi è il punto di partenza ed abbiamo in programma di espanderci”, commenta Alex Dalla Costa responsabile provinciale, nonché punto di riferimento per Thiene che conta 30 militanti e oltre 100 tesserati.
Presente anche Alex Cioni leader di PrimaNoi, in veste amichevole: “Perché l’ambiente e la cultura di Casapound rappresentano il mio stile di vita. Sono qua per augurare ai camerati di Cp Thiene di portare avanti, senza mai fermarsi, i loro programmi”, spiega Cioni che, in merito al presidio antifascista in centro, commenta:”Sono ancorati al passato e non hanno più nulla da dire. Qua, con Casapound, abbiamo tanti giovani che aspirano ad un futuro migliore per gli italiani e per l’Italia”.
In contemporanea a poco più di ottocento metri, l’assemblea, con raccolta firme, da parte di chi a gran voce reclama “Mai più fascismi”.
Una presenza nel cuore di Thiene di chi, anche in maniera provocatoria, ha voluto rispondere alla festa che si svolgeva a pochi passi di distanza. Un comizio che ha richiamato nel cuore di Thiene un’ottantina di persone, dove è stato dichiarato il ‘No a Casapound’: “E’ un partito violento, razzista e sessista. Si richiamo a simboli e modalità del ventennio fascista. In nome di una presunta unità nazionale conducono la lotta e la repressione violenta all’immigrazione. Rispondere a queste idee e alle conseguenze che esse comportano, razzismo, odio contro il diverso, culto della forza e dell’uomo forte è doveroso, da parte di antifasciste e antifascisti, in nome della Costituzione repubblicana e di coloro che, come Giacomo Chilesotti, hanno combattuto contro il fascismo e il nazismo e sono morti sotto i colpi nazifascisti”. Una manifestazione che è proseguita poi con un corteo che ha sfilato sino a piazza Scalcerle.
Paola Viero