La globalizzazione è un’opportunità e se i commercianti saranno in grado di ‘cavalcarla’ sarà una fonte di guadagno e non la morte delle loro attività economiche.
E’ il forte messaggio che ha voluto mandare ai suoi iscritti il presidente di Ascom Thiene Emanuele Cattelan, che ieri sera, con tutte le luci accese del suo temporary store ubicato nel centro storico dove per protesta le vetrine erano tutte buie, ha voluto far capire come la pensa.
In questi giorni infatti Cattelan si trova a fronteggiare la rivolta di 125 negozianti che per 3 giorni stanno tenendo spente le luci dei loro negozi che, a loro dire, stanno soffrendo per colpa dell’espansione dei centri commerciali.
“Sono d’accordo con loro circa la motivazione della presa di posizione ma non ne ho condiviso le modalità”, ha esordito alla conferenza stampa dell’altro giorno quando sono stati presentati i corsi che per Confcommercio sono la preziosa risorsa formativa per adeguarsi ai tempi della globalizzazione. “Parliamoci chiaro – ha dichiarato Cattelan rivolgendosi ai giornalisti – Vorrei sapere quanti dei commercianti che hanno aderito alla protesta fanno una seria promozione delle loro attività economiche e quanti investono nella pubblicità, che è l’anima del commercio. I corsi di formazione che prenderanno il via nei prossimi giorni rappresentano un valido strumento per chi deve, di questi tempi, adeguarsi alle nuove modalità del commercio. Il mondo va avanti, occorre che i commercianti anziché protestare per il raggiungimento di cose impedite dalla legge e quindi irrealizzabili, pensino ad imparare la lingua inglese, a farsi un sito internet, a pubblicizzare i loro prodotti e a ricorrere a tutti quei mezzi moderni che sono imprescindibili per restare sul mercato”.
Emanuele Cattelan ha ribadito più volte che comprende il senso di frustrazione di chi sta subendo le conseguenze dell’espansione di centri commerciali che fanno una concorrenza spietata, ma ha anche sottolineato che non se la sente di cavalcare una rabbia che risulta sterile alla luce di un fenomeno contro il quale nulla si può. E’ il caso dell’espansione del Carrefour e della zona Mofer, la cui documentazione è stata passata al vaglio del presidente di Ascom e del suo staff.
“Le leggi lo consentono – ha spiegato Cattelan – e dato che sono una persona seria non posso promettere quello che mi è oggettivamente impedito. Posso però sostenere ed educare ad un percorso di modernità i miei associati, affinché possano resistere a questo momento storico di grande cambiamento”.
“Non è possibile che i negozianti non conoscano la lingua inglese – ha detto Franco Benvegnù, direttore di Ascom – e se entra un russo nella loro rivendita di tabacchi o nel loro negozio di abbigliamento non sappiano rispondere a richieste in lingua straniera. O nel caso di un ristorante, la domanda di un potenziale cliente che soffre di intolleranze, non può di questi tempi non avere un riscontro da parte dell’esercente”.
“Si parla tanto di turismo e della regione Veneto che è al primo posto in tutta Italia per presenza di stranieri. Lavoriamo da anni per fare dell’Alto Vicentino una vera e propria attrattiva – ha preso la parola Simone Gasparotto, presidente di Pedemontana Vicentina – Poi arrivano i turisti dentro i locali pronti a spendere i loro denari e magari vanno via o non ritornano più perché si imbattono in chi non è preparato alla loro accoglienza. Almeno la lingua inglese è fondamentale”.
Nel corso della conferenza stampa, prima di entrare nel dettaglio dei corsi di formazione promossi da Ascom, sono stati tutti d’accordo nell’importanza di un percorso innanzitutto culturale che fa fatica a partire per una mentalità chiusa di chi si ostina a non adeguarsi ai tempi e di chi è convinto che sia tutta colpa dei centri commerciali. In molti non hanno ancora capito che la globalizzazione è l’opportunità di portare gente e quindi clienti che possono dare sostegno economico. Esistono inoltre strumenti come social, e-commerce e siti internet capaci di esportare anche fuori dal territorio il nostro made in Italy, ma i dai dimostrano che tutto questo ancora è troppo indietro rispetto ai tempi moderni.
I corsi di formazione
Ascom Thiene programma un nuovo ciclo di corsi di aggiornamento professionale a sostegno delle imprese del commercio Oggi la sfida non è tanto nel fare cose nuove, ma nel fare in modo nuovo ciò che già si sa fare. Confcommercio sceglie di proseguire con decisione sulla strada dell’aggiornamento professionale degli operatori del commercio, investendo risorse economiche, organizzative e formative per portare gli Associati verso un nuovo modo di interpretare le opportunità commerciali di un mondo in rapida evoluzione. Negli ultimi dieci anni abbiamo assistito ad un grande processo di cambiamento, che ha interessato in maniera forte i settori del commercio, del turismo e dei servizi del Vicentino: trasformazioni sociali, culturali, tecnologiche e ovviamente anche economiche, di cui dobbiamo tenere conto. In questo periodo, abbiamo rilevato che le imprese che puntano sull’aggiornamento professionale ottengono i risultati migliori: in sostanza un’azienda che attua interventi formativi costanti ottiene un incremento medio del fatturato pari al 7-8% rispetto alle altre realtà operanti nel settore di riferimento Questo ha spinto la nostra Associazione a continuare nella direzione già intrapresa nel 2016, proponendo un intenso programma di corsi di aggiornamento professionale, stilato sulla base delle indicazioni degli Associati. Si tratta di corsi della durata di 12 -14 ore tenuti da docenti noti e molto preparati, con esercitazioni pratiche ed approfondimenti specifici. Il costo di partecipazione ad ogni corso, in base alla materia, è compreso tra 100 e 190 euro IVA esclusa. Ogni impresa associata a Confcommercio Thiene (in regola con la quota 2017) avrà diritto ad una partecipazione gratuita ad un corso. Inoltre, come per il 2016, sarà riconosciuto uno sconto del 70% sul costo di tutte le altre partecipazioni, purché riguardino titolari o dipendenti. I primi due corsi (Lingua Inglese e Caffetteria) inizieranno martedì 28 marzo. L’attività formativa del 2017 rappresenta in realtà l’esito più recente di un percorso didattico che dal 1998 ad oggi ha visto svolgersi ben 650 corsi, con oltre 8.000 partecipanti e più di 20.000 ore complessive di lezione. Un impegno importante che Ascom Thiene ha sempre ritenuto doveroso, poiché rappresenta la più seria e concreta forma di supporto ai propri Associati. Dopo aver investito 30.000 euro nel 2016, Ascom Thiene ne investirà altri 40.000 nel 2017 a sostegno del commercio nel Mandamento che le è affidato: un territorio che comprende 16 Comuni dell’Alto Vicentino, fortemente caratterizzato sotto l’aspetto culturale e paesaggistico, dotato di potenzialità turistiche, e in particolare enogastronomiche, ancora non del tutto sfruttate. L’attività di formazione promossa da Confcommercio ha anche lo scopo di favorire l’accoglienza turistica, e in generale l’apertura ad una realtà internazionale, da parte delle imprese commerciali di questo territorio. E la conoscenza della lingua inglese rappresenta senz’altro il primo, indispensabile passo. Se poi nel 2018 ci sarà davvero, come ultimamente si vocifera, la visita della Regina Elisabetta ai cimiteri di guerra inglesi dell’Altopiano, come potremo accogliere l’arrivo di tanti suoi sudditi senza conoscere le parole per salutarli?
Il corso di inglese
In effetti i media locali da qualche mese ventilano la possibilità di avere la regina Elisabetta in visita sull’Altopiano di Asiago ai cimiteri di guerra inglesi in occasione del centenario della fine della guerra. Questo evidenzia ulteriormente la necessità di avere operatori preparati e professionalmente aggiornati, per essere in grado non solo di offrire alle 5 il tè alla regina, ma di accogliere i turisti internazionali già presenti sul territorio, e che speriamo arrivino in numero ancora più consistente proprio in questa occasione. Alla luce di tutto questo SK idea di Thiene ha il piacere di collaborare con Confcommercio proprio per dare un sostegno concreto agli associati perché non devono subire la globalizzazione bensì sfruttarla come possibilità, come risorsa per crescere e ampliare il loro mercato, per essere al passo coi tempi. Sappiamo tutti che al giorno d’oggi l’inglese è indispensabile, per cui l’obbiettivo della nostra collaborazione è proprio quello di mettere gli associati al centro perché siano fautori della propria svolta. SK idea è uno studio di