Il riavvio dei lavori per la costruzione del nuovo supermercato Unicomm, che sorgerà tra via Betulla e via Val Cismon, ha scatenato un’accesa polemica sui social media, sollevando numerose preoccupazioni sia da un punto di vista ambientale che economico. Il progetto, vecchio 10 anni dall’approvazione, sembrava essere caduto nel dimenticatoio, ma il recente inizio dei lavori ha riacceso il dibattito tra i cittadini e i commercianti locali.
La costruzione del nuovo colosso commerciale, che aggiungerà un ulteriore supermercato alla già nutrita lista di 37 tra iper e mini market a Thiene, è vista con scetticismo e timore. Molti residenti ricordano con nostalgia i tempi in cui i negozi locali prosperavano, ma oggi la realtà è ben diversa. Esempio eclatante di questa difficoltà sono la pasticceria gelateria “Dulcis in Fundo” in piazza Rossi, con il cartello “cedesi attività”.
L’area interessata dal cantiere del nuovo supermercato fa parte del Piano di Lottizzazione “Cesco”, approvato nel 2002, che prevede 3.750 mq di superficie commerciale. Una variante del 2008 aveva fissato 2.500 mq per il lotto destinato a Unicomm e altri 1.250 mq in lotti adiacenti. La proposta di accordo del 2014 tra il Comune di Thiene e la Società Unicomm, ratificata nel 2014, ha aumentato la superficie commerciale del lotto a 3.250 mq, destinando lo spazio aggiuntivo a magazzini e uffici, eliminando tutta la volumetria residenziale.
Nel 2019, un permesso di costruire era decaduto per il mancato completamento delle opere, ma un nuovo permesso è stato rilasciato nel 2024, con i lavori iniziati il 21 luglio 2024. La Società Unicomm si è inoltre impegnata a realizzare una nuova viabilità di accesso e un parcheggio scambiatore per facilitare l’accesso al polo scolastico di via Milano.
Ascom a questo proposito ha espresso forti critiche e preoccupazioni riguardo all’impatto che il nuovo supermercato avrà sui piccoli negozi della città. “Di fronte all’ennesima apertura di un supermercato, come se ne sentisse il bisogno, si sollevano molte perplessità e anche molte richieste dal mondo del commercio locale”. Confcommercio Thiene ha sottolineato come diversi aspetti come i vari problemi economici, sociali e ambientali accompagnino l’apertura di nuovi supermercati. I problemi economici sarebbero legati all’impatto sui piccoli negozi locali che potrebbero non essere in grado di competere con i prezzi e la varietà offerti dai grandi retailer, ma ha anche parlato della disparità di sviluppo visto che i supermercati tendono a concentrarsi nelle aree urbane più ricche, lasciando le zone rurali e periferiche senza sviluppo economico.
E ancora, esisterebbero problemi sociali ed economici legati alla desertificazione dei centri storici sono evidenti. Molteplici gli elementi da considerare, i quali portano allo svuotamento delle aree urbane centrali, influenzando le abitudini di consumo e socializzazione. “I centri cittadini si stanno svuotando con la chiusura degli sportelli bancari, la concentrazione degli istituti scolastici, la razionalizzazione degli uffici e, come sempre succede, ci si accorge dell’importanza di un qualcosa solo quando quella cosa viene a mancare. È così per i negozi che, chiudendo, svuotano le contrade, le città, spengono le vie e le piazze”.
Ascom ha inoltre messo in evidenza le preoccupazioni ambientali legate all’apertura di nuovi supermercati “per il consumo del suolo con la sottrazione di spazio a terreni agricoli o aree verdi. Impatto sul traffico e l’inquinamento, poiché le grandi strutture commerciali attraggono maggiori flussi di traffico, aumentando l’inquinamento atmosferico e acustico nelle aree circostanti”.
Infine ha criticato la pianificazione che ha trascurato le conseguenze a lungo termine di certe decisioni. “Purtroppo, forse inconsciamente o consapevolmente, con la logica della ‘pianificazione’ si sono, nel tempo, trascurate le conseguenze che certe decisioni avrebbero portato, non solo nell’area interessata, ma anche in quelle circostanti e, molto spesso, anche nei comuni limitrofi”.
Nonostante la situazione critica Daniele Berti, membro di giunta di Confcommercio Thiene e rappresentante dei negozi alimentari, riserva della speranza per il futuro. “Non tutto è perduto – ha dichiarato – perché anche noi dobbiamo fare la nostra parte con il rinnovamento e ammodernamento dei negozi, oltre che ad un innalzamento della qualità dell’offerta commerciale e del servizio al cliente. Ma da soli non ce la possiamo più fare, è necessario che i problemi del commercio siano messi al centro delle amministrazioni comunali, perché non riguardano solo i negozianti, ma tutto il mondo sociale”.
Secondo Confcommercio Thiene, la città potrebbe avere nuove opportunità grazie agli investimenti sulla viabilità, ma è indispensabile che le amministrazioni comunali prestino maggiore attenzione alle ricadute sociali delle loro decisioni. Berti ha poi concluso il suo ragionamento dicendo: “La grande distribuzione ha bisogno di crescere e dei grandi numeri e oggi la guerra commerciale è più fra strutture analoghe che verso le piccole botteghe, ma queste soffrono per altri problemi, di cui pochi si interessano”.
La risposta del sindaco alle polemiche
Il sindaco Giampi Michelusi ha risposto tramite un discorso video, presente a fine articolo, alle polemiche ripercorrendo le tappe di questo accordo. Ecco il video:
Laura San Brunone
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