E’ un inno al ruolo delle donne e all’amore per la propria città il 25 aprile, celebrato questa mattina a Thiene insieme ai comuni di Zanè e Sarcedo.
Un discorso molto apprezzato quello del sindaco Giovanni Casarotto, che ha ‘volato alto’ superando le lotte tra fascisti e partigiani e riportato l’attenzione su quello che deve essere, oggi, l’unità vera, fatta di rispetto reciproco, amore per la casa comune, virtù famigliari, religiose e civili.
La cerimonia ufficiale ha avuto inizio alle 8.30 con il passaggio al Cimitero, al Monumento dei caduti di Rozzampia e del Santo-Lampertico e al Cippo delle Quattro Strade. Poi il tradizionale alzabandiera, la Messa e infine il ritrovo alla Loggia dei Caduti, in piazza Chilesotti a Thiene.
Novità della cerimonia, oltre al Circolo Fotografico Città di Thiene, la presenza del Coro Giovanile di Thiene, chiamato a partecipare dal Corpo Bandistico Patronato San Gaetano con lo scopo di tramandare la storia ai giovani, coinvolgendoli grazie al canto, a rivivere la storia.
Il primo cittadino ha invitato a tramandare la storia alle prossime generazioni, richiamando sulla mostra fotografica contenuta nella
“Ricordo la mancanza di libertà di quando ero bambina – ha sottolineato Maria Pia Mainardi, spiegando alcuni episodi dell’era nazista, come la deportazione di disabili e omosessuali – Il 25 aprile è una giornata felice”. Mainardi ha quindi parlato del ruolo delle donne all’epoca della Liberazione. Donne protagoniste e non solo ‘spalle’, che rischiavano in prima persona come staffette, che sfrecciavano in bicicletta con borse della spesa colme di viveri e acqua per i soldati. Donne che avevano anche armi e all’occorrenza sparavano, che hanno partecipato in prima persona al conflitto e hanno conquistato in quel periodo una nuova soggettività.