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Thiene. Numeri da record alla Festa dei Popoli. Sindaco: ‘Lavoriamo per la vera integrazione’

Un anno di lavoro da parte degli organizzatori e del Comune di Thiene affinchè tutto riuscisse e così è stato. Successo di presenze e grande voglia di esserci ieri, a Villa Fabris dove è andata in scena la Festa dei Popoli, giunta alla sua nona edizione. Un mare di sfumature di colori e sapori, che hanno animato la città sin dalla mattinatain piazza Chilesotti, dove ha avuto il via la sfilata, alla quale hanno partecipato 39 delegazioni in rappresentanza delle etnie che risiedono a Thiene.

Un pot-pourri di bandiere, abiti tradizionali canti e balli.

Ogni nazione è salita sul palco allestito a Villa Fabris per portare un saluto e una parola di fratellanza, strappando applausi per la voglia di essere un tutt’uno con chi, pur essendo nato in un paese diverso, può essere motivo di arricchimento attraverso la diversità, che diventa punto di forza con la fratellanza che dovrebbe accomunare il genere umano.
Presenti le delegazioni istituzionali dei comuni di Marano Vicentino, Caltrano, Zugliano e Sarcedo, con gli amministratori che si sono divertiti in mezzo a tutti quei colori, grazie anche alla cornice di sole regalata dal tempo buono che ha voluto graziare la kermesse.

Per Thiene ha fatto il suo intervento il sindaco Giovanni Casarotto che ha detto:  “Nella conoscenza si nascondono stima e rispetto reciproci. Siamo un’unica umanità e dobbiamo andare avanti insieme. Ho la convinzione che se c’è la buona volontà si possa stare insieme. Ci sono tanti pregiudizi, ma se conosci la persona, capisci che è un essere umano come te. Esattamente un secolo fa questi territori erano percorsi da europei e non solo per la guerra. Si uccidevano fra loro e adesso, dopo cent’anni, siamo in pace, gli uni accanto agli altri. Dobbiamo favorire la pace e il dialogo”.

E mentre il primo cittadino parlava, bambini di tutte le etnie  si mescolavano e giocavano assieme abbattendo ogni barriera sul prato.

Numerosissimi gli stand gastronomici ricchi di piatti tipici. Esibizioni di balli rappresentativi di ogni nazione e concerto di Ajde Zora, musica balcanica dalle sonorità Gipsy.
Quest’anno, la manifestazione si è conclusa verso le 21, grazie all’iniziativa di Novella Sacchetto, Elio Dall’Igna, Federica Bertoldi e Mariangela Mazzarano, che fanno parte della commissione Festa dei Popoli e che anche stavolta, hanno dimostrato di volercela mettere tutta per quello che loro considerano un evento unico per l’integrazione vera.

La festa infatti, è stata più partecipata degli altri anni anche grazie a famiglie che, dopo la gita fuori porta, si sono riversate a Villa Fabris per godere di quell’insieme armonico di colori e sfumature.

A.Bo.