Stop al cemento, valorizzazione del centro storico e sviluppo sostenibile.
Schio ha intenzione di ‘farsi bella’ e mira a diventare il comune leader del territorio. E’ stato presentato ieri il documento programmatico al piano degli interventi, nel quale sono evidenziate le norme per il governo del territorio e in materia di paesaggio, le trasformazioni urbanistiche, gli interventi e le opere pubbliche da realizzare entro il 2019.
Il sindaco Valter Orsi e l’assessore all’Urbanistica Sergio Rossi hanno anticipato il documento che sarà presentato e approvato durante il prossimo consiglio comunale e che delinea i temi progettuali e gli obiettivi di salvaguardia, tutela e trasformazione del territorio di Schio, in coerenza con le indicazioni della Comunità Europea.
Redattore del piano degli interventi è Fernando Lucato, urbanista dello Studio Aua – Urbanistica e Ambiente di Vicenza, che nel suo lavoro evidenzia i principali contenuti del Piano degli Interventi, che saranno sottoposti a forme di consultazione, di partecipazione e di concertazione con tutti i portatori di interessi, pubblici e privati: enti pubblici, consigli di quartiere, associazioni economiche, di categoria, sociali, culturali e sportive interessate ai diversi aspetti di salvaguardia e sviluppo del territorio, dell’ambiente e della qualità della vita in senso lato.
I capisaldi su cui poggia il documento programmatico sono gli obiettivi strategici contenuti nelle Linee programmatiche dell’Amministrazione comunale per il mandato 2014 – 2019.
Qualità degli interventi, con linee guida che l’amministrazione comunale ha definito ‘conditio sine qua non’ per procedere con l’obiettivo di rendere più bella e sostenibile Schio senza cementificare e rispettando l’ambiente.
Sviluppo sostenibile e di qualità, consolidamento del ruolo di Schio nell’area Alto Vicentino, qualità dei servizi e partecipazione sono i primi punti del documento, a cui seguono come obiettivi: “no a nuove cementificazioni, per raggiungere l’obiettivo europeo “del consumo netto di suolo pari a 0” entro il 2050, sì al recupero del territorio e delle urbanizzazioni esistenti, sì alla valorizzazione dei centri storici, sì alla valorizzazione delle aree rurali, collinari e montane”.
In materia ambientale, il piano si potrà realizzare con azioni precise: efficientamento e riqualificazione energetica, riduzione dell’inquinamento luminoso e acustico, prevenzione del rischio idrogeologico, valorizzazione delle aree verdi pubbliche e dei parchi, sviluppo della rete dei collegamenti ciclabili intercomunali, tutela e miglioramento del servizio di collegamento ferroviario Schio – Vicenza e del servizio di trasporto pubblico locale (Tpl), promozione degli aspetti naturalistici, culturali e tradizionali per lo sviluppo del settore turistico.
Lavori pubblici e pianificazione urbanistica in primo piano con incentivazione della manutenzione e rigenerazione del territorio con riqualificazione degli spazi pubblici sia del centro che dei quartieri, riformulazione del concetto di vivibilità del centro storico e dei quartieri con conseguente aggiornamento del piano urbanistico del centro storico, messa in sicurezza e miglioramento della rete viabilistica di tutta la città e delle frazioni, approfondimento del dibattito sul futuro della Fabbrica Alta in rapporto con la città e sviluppo della collaborazione tra Enti e Istituzioni per favorire la realizzazione della Variante alla SS 46.
“Già il Pati ha riconosciuto 13 ambiti di particolare importanza – ha Valter Orsi – L’area della stazione dei treni; via Btg. Valleogra e le ex Scuole Marconi; l’affaccio sul Leogra; l’area dell’ex ospedale De Lellis e piazzale Divisione Acqui; le 2 aree ex Lanerossi, in centro e in Z.I.; l’ex cementificio; la frazione di Rio; il centro storico di Poleo; l’ambito alle 4 strade, la zona del Campus; l’area de La Filanda a Magrè e il Villaggio San Gaetano a Basco di Tretto. Sono tutte area strategiche per uno sviluppo armonico e sostenibile della nostra Città. Alcune sono di proprietà pubblica altre privata. Su alcune di queste abbiamo già compiuto dei passi avanti su altre, di proprietà privata, come le aree ex Lanerossi siamo in trattativa, non sempre facile.”