La scuola si avvicina e per quanto riguarda l’obbligo dei vaccini, il comune di Schio ha deciso di applicare la normativa prevista dal Miur.

La giunta comunale ha approvato, nella seduta di mercoledì 30 agosto, una delibera con la quale, nella situazione di confusione normativa ed applicativa, che in queste settimane ancora perdura rispetto all’obbligo vaccinale previsto dalla Legge n. 119/2017, fa propria la posizione e le disposizioni procedurali prescritte dal MIUR, con la circolare n. 1622 del 16 agosto scorso.

La circolare prevede una fase transitoria per gli anni scolastici 2017/2018 e 2018/2019 in cui è previsto l’obbligo di vaccinazione per i bambini dei nido e delle scuole dell’infanzia soltanto come requisito d’accesso, ma non come requisito per l’iscrizione. Il MIUR conferma, inoltre che, nella fase transitoria, è prevista la presentazione entro il 10 settembre di un’autocertificazione delle vaccinazioni ed entro il 10 marzo dell’anno successivo la presentazione della certificazione formale dell’Ulss. Se questi documenti non saranno presentati, la scuola avrà 10 giorni di tempo per comunicare l’inadempienza all’Ulss, cui spetta il compito di relazionarsi con le famiglie che non ottemperano all’obbligo vaccinale per gli adempimenti di competenza, che possono giungere alla sanzione pecuniaria (da euro 100 a euro 500), permettendo comunque, nel frattempo, la frequenza dei bambini non vaccinati.

La circolare del MIUR è stata emanata e inviata a tutte le scuole lo stesso giorno in cui è stata emanata la circolare applicativa del Ministero della Salute sullo stesso tema. Questa però dispone che l’effettuazione dei vaccini obbligatori è requisito d’accesso per le iscrizioni agli asili nido e alle scuole dell’infanzia, comprese quelle private non paritarie, pertanto i bambini non in regola con l’obbligo vaccinale, come previsto dalla Legge 119/2017, non potrebbero essere iscritti a scuola, oltreché non frequentare.

“Su questa delicata questione abbiamo ritenuto di esprimerci in modo formale, facendo nostra la posizione espressa dal MIUR, e, quindi, di consentire, per l’anno scolastico 2017/2018, l’accesso alle scuole dell’infanzia e agli asili nido del Comune di Schio a tutti i bambini, in attesa che ci sia chiarezza normativa, interpretativa e applicativa – ha dichiarato Valter Orsi, sindaco di Schio – Contro la Legge 199 è stato presentato ricorso dalla Regione Veneto il 21 luglio scorso e, mi auguro, che la Corte Costituzionale si pronunci prima del prossimo marzo, in modo da chiarire la situazione. Negli ultimi giorni – prosegue il Sindaco – ho incontrato i rappresentanti di 189 genitori, residenti a Schio, ma anche nei comuni limitrofi, che hanno figli che frequentano le scuole scledensi e che mi hanno esposto le loro ragioni ma, soprattutto, la loro volontà di portare i figli all’asilo nido e alla scuola dell’infanzia. In questa fase di confusione e incertezza, come Sindaco, non posso pensare che tanti bambini, tante famiglie si trovino in difficoltà e il mio compito è anche quello di scongiurare e prevenire l’insorgenza di criticità e tensioni all’apertura della scuola. Ho convocato – ha concluso il sindaco – un incontro con i Dirigenti scolastici, di ogni ordine e grado, paritarie e private, per martedì 5 settembre, per fare il punto della situazione e condividere la decisione da noi presa. La nostra delibera è stata anche condivisa con i 32 Comuni dell’ex Ulss 4 e con altri della provincia di Vicenza, ma anche di Padova e Venezia. D’altronde non vedo come, all’inizio dell’anno scolastico, di fronte al cancello d’entrata, un collaboratore scolastico o altro personale potrebbe legalmente impedire l’accesso a scuola di un bimbo non in regola con quanto dispone la Legge 119”.

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