Asso ha appena compiuto un anno ed è l’unico tasso (documentato) che vive in casa come fosse un cagnolino ed è protagonista di un libro in fase di stesura.
Vive felice a Monte di Magrè con il suo capo-clan Luca Guiotto, che lo ha adottato poco dopo che il tassetto era stato ritrovato lungo una strada di montagna, mentre se ne stava terrorizzato e immobile a fianco della sua mamma morta investita da un’auto.
E’ un tasso fortunato Asso, che si è ritrovato a vivere con una persona che ha un grande rispetto per la natura degli animali e che ama in particolar modo le specie selvatiche.
Luca Guiotto, ci racconta la storia di Asso?
E’ stato trovato di fianco alla sua mamma, morta investita lungo una strada. E’ stato subito raccolto e consegnato alla Forestale, che a sua volta lo ha portato al veterinario Massimo Nicolussi, responsabile della fauna selvatica. Lui conosce la mia passione per gli animali del bosco e mi ha chiesto se sarei stato disposto a prenderlo in affido, per salvarlo e farlo crescere.
Come mai non è stato possibile rilasciarlo in natura?
Il tasso è un animale che non vive da solo, vive in clan. Asso ha ricevuto un imprinting umano. L’ho tirato su con il biberon perché è un mammifero e non è un cacciatore. Quando me lo hanno portato era un po’ acciaccato, molto debole. Impossibile liberarlo sia da cucciolo che dopo, se lo avessimo liberato sarebbe morto nel giro di pochi giorni. E nei reparti faunistici non prendono più tassi, quindi lo tengo con me.
Asso la segue dappertutto, come fosse un cagnolino…
Sì perché per lui io sono il capo-clan. Mi riconosce come il suo contesto famigliare, io posso prenderlo in braccio, accarezzarlo. Da piccolo era più ‘selvatico’, meno tollerante alle coccole, ora invece è maturato ed è più mansueto.
Dove vive Asso?
Vive in casa con me. In inverno, mentre io non ci sono, lui sta in garage, dove ha la sua cuccia e le sue cose. Quando sono a casa invece sta con me e mi segue ovunque. Ha il suo lettino, le sue ciotole, è un bravo tasso. Con la bella stagione invece di giorno sta fuori in giardino, in un recinto fatto apposta per lui e quando io sono in casa però torna in casa con me.
Si dice che i tassi non siano animali ‘da compagnia’ però, sono noti per avere un bel caratterino…
Certo, ma io ho imparato a conoscerlo. Quando si stanca delle coccole mi avvisa a modo suo e io lo lascio in pace. Le unghie sono molto lunghe ma sono abbastanza morbide e non troppo pericolose, ma la mandibola è letale, bisogna stare attenti ai morsi, infatti non avvicino mai il volto al suo musetto. Ho un grande rispetto per la natura di Asso e pur volendogli bene non mi permetterei di ‘stravolgere’ il suo carattere.
No, è un animale che si fa i fatti suoi. E’ un raccoglitore, non un cacciatore, per cui sta sempre con il naso a terra. Però vivendo in casa ha imparato a riconoscere due suoni: quando gli dico ‘no’ smette di fare quello che stava facendo e poi associa il ‘toh’ al cibo e quando glielo dico arriva a prendersi il boccone.
Lei che conosce gli animali selvatici, come definirebbe il tasso Asso?
E’ un tasso un po’ atipico. Perché naturalmente ha preso dei ritmi un po’ sfalsati rispetto a quelli che sarebbero i suoi in natura. Il tasso è un mustelide notturno, per questo è molto difficile vederne. Ma lui è cresciuto così, è abituato così e il veterinario, che lo visita regolarmente, mi assicura che è in perfetta salute. C’è un biologo di Milano che lo sta osservando in questo periodo. Asso sarà il protagonista di un libro che il medico dedicherà ai tassi.
Anna Bianchini