Rimarranno chiusi fino ai primi di marzo i ristoranti cinesi di Thiene e Schio per “solidarietà nei confronti del popolo veneto”.
Pochissimi clienti e quello sguardo storto degli avventori italiani che, fino a pochi giorni fa apprezzavano quel gusto orientale ed il costo decisamente abbordabile dei ristoranti, ma che ora hanno abbandonato bacchette e involtini primavera, per soggezione e paura di contagio.
Ma soprattutto, i cinesi nell’Alto Vicentino hanno sottoscritto una profonda solidarietà verso il popolo veneto, per quella terra in cui hanno scelto di vivere gran parte delle loro vite ed hanno un altrettanto profondo rispetto per le regole. Per questo i titolari di alcuni ristoranti hanno deciso di chiudere per un periodo che per il momento è breve, ma non si esattamente quanto durerà. Autoisolamento, volontà di non entrare in contatto con persone che non siano cinesi, arrivando perfino ad ignorare un enorme danno economico che sarà inevitabile per i ristoratori dagli occhi a mandorla.
“Abbiamo deciso uniti di sospendere le nostre attività commerciali per i prossimi giorni”, ha spiegato Sauro, noto ristoratore che ha ‘base’ a Schio,fiducioso che si tratti di un periodo di pausa forzata, destinato a finire presto.
Allo stesso modo, i cinesi che risiedono e lavorano qui si augurano che quel virus, che in un battibaleno si è diffuso anche in Italia, venga sconfitto al più presto. Dal canto loro, hanno fatto quello che hanno potuto e molti di loro, arrivati in Italia, si sono messi in quarantena da soli, senza bisogno che il governo imponesse loro di farlo. Questione di rispetto, di buon senso o altro che sia non importa, fatto sta che il popolo cinese presente in Italia, dalla diffusione del corona virus non ha nulla da guadagnarci.
“Il danno economico che subiremo per questa scelta è enorme – ha continuato Sauro – Si parla di tanto cibo, di buon pesce fresco che alla fine dovremo vendere a basso costo, ma che in realtà è molto prezioso”. In molti ristoranti cinesi infatti, la qualità è uno degli ingredienti principali. Consapevoli delle strette regole sull’alimentazione e dei costanti controlli, i ristoratori orientali sono molto ligi sia nell’acquisto dei prodotti che nella somministrazione.
Nell’Alto Vicentino le chiusure interessano La Muraglia e Mi Sa Sushi a Thiene e Wok Sushi Oriente a Schio, che chiuderanno da lunedì 24 febbraio a giovedì 5 marzo. In Veneto sono circa ottanta i ristoranti cinesi che saranno chiusi nello stesso periodo.
A.B.