Vetrine con le luci spente, negozi completamente al buio, per far capire come sarà il futuro dei storici.
“Senza ‘vasche’ e passeggiate in centro i negozi moriranno”. La pensano molti commercianti e la pensa così Guido Xoccato, presidente Ascom del mandamento di Schio e titolare di un negozio di calzature, che ha inviato ai soci un volantino, invitandoli ad esporlo nelle vetrine, che secondo gli orari imposti da dpcm e ordinanze saranno spente la sera e la domenica. Ordinanze che non piacciono a chi vive di commercio, che ogni mattina apre fiducioso di vedere passare il più gente possibile e sistema le vetrine per destare interesse.
“Vi invitiamo a spegnere le luci delle vostre vetrine , dopo la chiusura serale durante la settimana e tutto il giorno della domenica, per far capire come diventeranno i nostri centri storici se non ci saranno seri progetti di rilancio del nostro settore – ha sottolineato Xoccato – Con queste regole e dpcm non ci sarà serenità per le nostre imprese. Facciamoci vedere coesi ed uniti”.
Ne condivide il pensiero anche Aldo Munarini, commerciante anche lui nel settore della calzatura e assessore scledense, che dopo l’ordinanza del 12 novembre firmata dal governatore Luca Zaia si era lasciato andare ad uno sfogo: “Si invita a non passeggiare per le vie dei centri storici e cercare piuttosto di farlo in luoghi appartati fuori città , evitando le ‘zone dello struscio’, ma ci si dimentica di dire che ci sono attività commerciali che vivono con la passeggiata, e che nel momento in cui questa possibilità venga vietata alla gente, rischiano di non vedere più clienti entrare nelle proprie attività , attività a cui però è consentito di restare aperti e a cui, proprio per questo motivo, non vengono riconosciuti quei miseri ristori, che a suo tempo il nostro avvocato azzeccagarbugli, aveva avuto la supponenza di definire “una potenza di fuoco di risorse” che mai si era vista prima nel Paese. Infatti non l’ha mai vista nessuno. Ci stanno veramente prendendo in giro”.
A.B.