Tempi duri per i single che abitano a Schio, che dall’anno prossimo potranno svuotare il bidone della raccolta indifferenziata solo 4 volte l’anno (ogni 3 mesi), pena un incremento del costo della tassa di 4 euro a svuotamento.
Il nuovo sistema di raccolta dei rifiuti, con il ‘secco’ raccolto in grandi bidoni da 120 litri, continua a non piacere a molti utenti della città più grande dell’Alto Vicentino e sono proprio molti cittadini ad essersi affidate alle minoranze affinchè si facciano portavoce della lamentela.
Pochi svuotamenti non solo per i single, ma anche per le famiglie, che pare dovranno imparare a convivere con quel grande bidone dell’immondizia svuotandolo poco, anzi pochissimo.
“Gli oltre seimila single di Schio , cioè tutte quelle persone che vivono sole, potranno conferire il rifiuto indifferenziato solo 4 volte l’anno, pena l’aggiunta di 4 euro a conferimento l’anno successivo – hanno spiegato i sette consiglieri comunali di minoranza, uniti nella richiesta di spiegazioni all’amministrazione –
“A venti giorni dall’anno nuovo, quando dovrebbe iniziare il nuovo sistema di raccolta della frazione secca dei rifiuti, la maggioranza ci ha finalmente comunicato in commissione il prospetto dei conferimenti previsti nella quota variabile di base. Ossia quelli di fatto compresi nella tariffa TARI di base: se dovessero esserci sforamenti rispetto a questi numeri, nell’anno successivo i cittadini si troverebbero da pagare le eccedenze con un costo di 4€ a svuotamento. Significa che avranno in casa i rifiuti per 3 ben mesi”.
Immaginiamoci la puzza, perché non tutti i contenitori che finiscono nell’indifferenziata si possono lavare a fondo, basti pensare alle vaschette della carne fatte in simil-polistirolo. Ma non è tutto. I consiglieri Giorgio De Zen, Carlo Cunegato, Leonardo Dalla Vecchia, Giulia Andrian, Giovanni Battistella, Valeria Grazian e Maura Fontana hanno fatto un paragone con la vicina Marano Vicentino, che ha adottato lo stesso sistema di raccolta dei rifiuti, ma con scadenze di conferimento maggiori.
“A Marano i conferimenti per i ‘single’ saranno 7, per le coppie 9 anziché 6, per le famiglie da 3 persone 12 anziché 8 e via così – hanno sottolineato i consiglieri – Si tratta di un terzo abbondante di ritiri in più se non quasi il doppio. Perché tutta questa differenza? Perché si è deciso di ridurre così tanto il servizio? Saranno quindi i criteri adottati per la scelta a incidere? Ci sono stati segnalati poi nelle scorse settimane dei casi limite: nostri concittadini anziani che vivono nella nostra casa di riposo a cui però è stato chiesto di ritirare lo stesso il bidone perché l’utenza è attiva. Ovviamente se queste persone negli ultimi anni non hanno conferito rifiuti hanno abbassato la media dei conferimenti delle persone che vivono sole: media su cui, a quanto pare, ci si è basati per decidere i conferimenti compresi nella quota variabile di base”.
4 euro in più per ulteriori conferimenti
“I cittadini potranno comunque esporre il bidone da 120 litri più spesso, ma pagheranno le eccedenze. A questo punto la maggioranza dovrebbe quantomeno fare una campagna informativa, come è stata fatta a Marano – hanno continuato i consiglieri – Altrimenti nel 2023 molti cittadini scledensi si troveranno a pagare nettamente di più della quota base. Un cittadino che paga una Tari di 120 euro se dovesse conferire 3 volte in più della quota base si troverebbe a pagare il 10% in più di Tari nel 2023. Vorremmo quindi che la maggioranza spiegasse chiaramente alla cittadinanza in modo compiuto l’evoluzione del sistema (non come è stato fatto con i criteri per l’esenzione dal ritiro del bidone, che sono stati continuamente variati e di cui in parte abbiamo dovuto apprendere notizia dalla stampa), perché non si può dire che non si aumentano le tasse quando poi non si comunica a sufficienza i meccanismi che potrebbero portare molti cittadini a spendere in realtà molto di più”.
“Con questo nuovo sistema ritorniamo alla tariffa puntuale, sospesa con l’interruzione della consegna dei sacchi con microchip – ha spiegato l’assessore all’Ambiente Alessandro Maculan – . Con il passaggio al porta a porta eravamo già arrivati a quantificare la tassa sui rifiuti in base al numero di conferimenti, grazie ai sacchi chippati. A inizio emergenza sanitaria, però, abbiamo dovuto sospendere la distribuzione alla cittadinanza, che finora ha utilizzato semplici sacchi senza nessun circuito elettronico integrato. Distribuzione che, come noto, non abbiamo ripreso dato che era già previsto il passaggio al bidone unifamiliare.
Da febbraio 2022 il secco verrà raccolto a cadenza quindicinale (il martedì a zone alterne) secondo il calendario che i cittadini riceveranno nei prossimi giorni. In base al numero dei componenti di un nucleo famigliare è previsto un tot annuo di svuotamenti inclusi nella Tari: 1 persona 4 svuotamenti l’anno, 2 persone 6 svuotamenti l’anno, 3 persone 8 svuotamenti l’anno, 4 persone 10 svuotamenti l’anno, 5 persone 11 svuotamenti l’anno, 6 persone 12 svuotamenti l’anno (per chi è esentato dall’utilizzo del bidone e continuerà a usare il sacco da 60 litri sono previsti il doppio dei conferimenti).
“Ogni eventuale conferimento in più rispetto al numero previsto verrà conteggiato a parte. Le cifre si aggirano attorno ai 4 euro per ogni svuotamento in più del bidone e a circa 2 euro per i sacchi. Non si tratta di una sanzione – ha sottolineato Maculan – ma rientra nel concetto di tariffa puntuale, ovvero la parte variabile della tassa sui rifiuti che segue il principio ‘chi più produce più paga’. L’uso del bidoncino è un passaggio che rappresenta un ulteriore percorso di crescita che rafforza la strada intrapresa nel 2015 nell’introdurre un sistema porta a porta a spinto. Un percorso che ci responsabilizza perché ci conduce verso una raccolta differenziata sempre migliore, gettando nel secco solo ciò che effettivamente rientra in questa tipologia di rifiuto. Soltanto così possiamo far sì che gli altri rifiuti differenziati diventino sempre più nuovi materiali recuperabili alimentando la filiera del riciclo e della sostenibilità”.
di Redazione Altovicentinoline
