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Schio. Mense a Serenissima. Donà: “Impossibile un’altra scelta”

“Non è pensabile inserire Agritour o le aziende agricole locali in un contesto di fornitura per le mense scolastiche e il fatto che il Pd abbia proposto questa formula mi fa pensare che non sappiano proprio che cosa sia Agritour”.

E’ la risposta di Anna Donà, assessore all’Ambiente e all’Economia della Montagna a Schio, al comunicato stampa firmato da Giovanni Battistella e Leonardo Dalla Vecchia, rispettivamente capogruppo consigliare e segretario del Pd scledense.

A proposito della ristorazione per le mense scolastiche, ed in merito all’appalto che ha visto Serenissima vincere e ‘soffiare’ l’incarico a Cir, Battistella e Dalla Vecchia avevano proposto “di fare qualcosa a monte, cercando delle collaborazioni con le aziende agricole locali ed Agritour, con l’intento di realizzare una mensa a ‘km zero’ e con prodotti alimentari di prima scelta. In questo modo si sarebbe potuto garantire un sostegno concreto alle aziende agricole locali e al contempo aver garantito una mensa con prodotti di qualità per i nostri bambini”.

Proposta che ha colpito Anna Donà, che voluto spiegare il perché un progetto di questo tipo non sia sostenibile: “Al di là degli aspetti giuridici del bando, che devono essere rispettati e già includono parametri di localizzazione del prodotto, sono rimasta sorpresa nel sentire parlare di Agritour e di aziende agricole locali in un contesto di mense scolastiche, perché la cosa non sarebbe assolutamente sostenibile né da un punto di vista produttivo né di capacità gestionale. Mi viene da pensare – ha continuato l’assessore – che si parli di Agritour giusto per riempirsi la bocca con il marchio, ma senza conoscerlo davvero. Non si può pensare che Agritour e le aziende agricole locali siano in grado di fornire pasti per la mensa scolastica. La mensa prevede cibi caldi in grandi quantità, con fornitura regolare dei prodotti e mantenimento degli standard approvati. Nel bando sono già inseriti la ‘filiera corta’ e il cibo proveniente da aziende locali, ma il tutto secondo una normativa ben precisa. Mi sta benissimo il prodotto localizzato, ma non si può pensare che si possa restringere all’area di Schio e dintorni. Tra l’altro – ha concluso – Agritour non potrebbe fare mensa scolastica, non è il suo ruolo”.

Anche il sindaco Valter Orsi ha voluto precisare che nel bando di assegnazione dell’appalto delle mense sono già inclusi criteri di fornitura a ‘km 0’ e di cibi di alta qualità.

“Come amministrazione stiamo facendo di tutto per dare sostegno e potenziare l’economia agricola locale cercando di integrarla il più possibile con il mondo sociale – ha sottolineato il primo cittadino – Allo stesso tempo puntiamo alto per quanto riguarda il cibo delle mense scolastiche. Esiste nel bando anche un criterio che riguarda il costo dei pasti. I nostri Servizi Sociali già intervengono per aiutare qualche famiglia che non ce la fa a pagare il costo della mensa per i figli, per cui è fondamentale considerare che insieme alla qualità del cibo si pensi anche al prezzo. Nelle mense scolastiche, bisogna ricordare, che si servono centinaia di pasti al giorno. C’è un target di sostenibilità che include la produzione dei pasti ed il costo per le famiglie. Nel bando dell’appalto è previsto anche il supporto di un dietologo. Per quanto riguarda i prodotti locali – ha concluso – sono già proposti in tutte le manifestazioni che coinvolgono le scuole, ma per la mensa si devono fare valutazioni diverse”.

In riferimento alla sanzione di 3mila euro, che dovranno essere divisi in parti uguali tra Comune e Cir e che comunque il Pd non ha contestato, Orsi ha specificato: “Non si tratta di una multa, ma di spese legali che in questi casi ci sono per prassi”.

Anna Bianchini