C’è tempo fino al 20 marzo alle 13 a Schio per risparmiare sull’Imu convertendo le aree edificabili di proprietà in aree non edificabili.
La ‘Variante Verde’ compie 5 anni, ad oggi ha consentito al Comune di ‘risparmiare’ dalla cementificazione ben 90mila metri e per chi vorrà rinunciare ad avere una o più aree edificabili, convertendole in non edificabili, potrà assicurarsi un notevole risparmio sull’Imu, contribuendo al tempo stesso al Comune di andare nella direzione della Legge Regionale 4/2015 e della successiva Legge Regionale 14/2016 che favoriscono la riduzione di consumo del suolo edificato anche attraverso una riconversione di aree attualmente edificabili che vengono così private della loro potenzialità.
L’avviso invita i proprietari di aree edificabili a presentare la richiesta allo sportello QUICittadino in Piazza Statuto 16 (su apposito modulo scaricabile), oppure via PEC all’indirizzo schio.vi@cert.ip-veneto.net, identificando i terreni interessati con i relativi dati catastali. Se la richiesta verrà accolta, l’area diventerà non edificabile e il proprietario potrà beneficiare di un forte sconto all’atto del pagamento dell’IMU.
Entro sessanta giorni, il Comune valuterà tutte le domande e, qualora le ritenga coerenti con le finalità di limitare il consumo del suolo e con il modello di sviluppo urbano di Schio, le accoglierà con apposita variante allo Strumento Urbanistico Comunale.
Dal 2015, cioè da quando questa opportunità è stata attivata, le domande pervenute sono 44. 38 accolte di cui 2 in modo parziale, per una superficie a verde di quasi 93mila metri quadri e 58.700 metri cubi di potenziale volume eliminato.
“Continua dunque l’impegno dell’Amministrazione Comunale a ridurre il consumo di suolo e a sostenere i proprietari che ritengono di rinunciare all’edificabilità di un determinato terreno riportandolo a verde – ha commentato il sindaco Valter Orsi – Questa linea è coerente con le politiche regionali in particolare con la Legge Regionale 14 del 2016, che ribadisce la necessità di preservare e, se possibile, incrementare le aree verdi del territorio Veneto, fortemente urbanizzato negli scorsi decenni. Le richieste di riclassificazione saranno in ogni caso attentamente valutate affinché il loro accoglimento non pregiudichi la possibilità di edificazione da parte di proprietari confinanti”.
Comunicato Stampa