Si è svolta questa mattina la cerimonia per l’avvio dei lavori di costruzione della futura Casa della Comunità a Schio, alla presenza dell’Assessore regionale alla Sanità e ai Servizi Socio-Sanitari Manuela Lanzarin, del Direttore Generale dell’ULSS 7 Pedemontana Carlo Bramezza e del sindaco di Schio Cristina Marigo.

Collocata all’interno del Centro Polifunzionale De Lellis e più precisamente al piano terra, nell’area sulla destra rispetto all’attuale portineria (che sarà mantenuta e fungerà da ingresso), la nuova struttura si svilupperà su una superficie di circa 500 metri quadri.

Il termine dei lavori è previsto entro la fine del 2024, per un investimento complessivo di circa 500 mila euro, di cui 449 mila euro tramite finanziamento Pnrr – Investimento 1.1 “Case della Comunità e presa in carico della persona” e i rimanenti grazie al Fondo Sanitario Regionale.

I lavori prevedono una completa ristrutturazione interna attraverso la quale saranno realizzati 5 nuovi ambulatori, oltre ad una serie di locali di servizio e alle sale di attesa.

Secondo il format tipico di tutte le Case della Comunità, anche nella nuova struttura a Schio troveranno collocazione Medici di Medicina Generale e la Continuità Assistenziale, oltre all’Assistenza Domiciliare Integrata, all’attività specialistica territoriale e ad alcuni servizi amministrativi.

«Insieme alla nuova centrale Cot, presente anche questa al De Lellis e già ultimata, andremo a realizzare una struttura polifunzionale moderna e accogliente per i cittadini – commenta il Direttore Generale dell’Ulss7 Pedemontana Carlo Bramezza -, per i quali diventerà un punto di riferimento. Tutto questo nell’ottica di valorizzare e potenziare i servizi territoriali, ovvero quelli di prossimità per gli utenti: questa strategia renderà più semplice l’accesso a molti servizi sanitari in particolare per i soggetti più fragili, anche nell’ottica dell’invecchiamento progressivo della popolazione. Allo stesso tempo, investire nel potenziamento dei servizi territoriali appare tanto più importante in un territorio come quello della nostra Azienda, che è molto ampio e con una molteplicità di centri abitati di rilievo».

In questa prospettiva, molto importante sarà la presenza, all’interno della futura Casa della Comunità, anche del Punto Unico d’Accesso , attraverso il quale l’Azienda socio-sanitaria assicurerà la valutazione e la presa in carico delle persone con problemi sanitari e sociosanitari complessi, fornendo informazioni sulle prestazioni erogabili, sulle modalità e i tempi di accesso. Rivolto in particolare a persone anziane e con disabilità, sarà gestito da operatori che ascoltano e analizzano i bisogni dell’utente e dei familiari, individuano con loro il percorso assistenziale più adatto, integrandosi, ove necessario, con il Servizio Sociale dei Comuni e/o altri servizi territoriali. Inoltre il Pua raccoglie le segnalazioni provenienti dal territorio (medici di famiglia, i familiari degli utenti, i servizi sociali, e altri servizi socio-sanitari) e dall’Ospedale, le valuta con l’utente e familiari e avvia il percorso di continuità assistenziale più adatto alla situazione.

«Oggi è una giornata molto importante per Schio e per l’alto vicentino perché si danno risposte e si implementano dei servizi essenziali per far fronte ai bisogni della popolazione, in particolar modo le fasce più fragili – sottolinea il Sindaco di Schio, Cristina Marigo -. Siamo molto soddisfatti della collaborazione con L’ulss anche su questo fronte che ci permette di continuare a mettere in campo ulteriori progettualità per migliorare il benessere delle persone più anziane attraverso servizi concreti sul territorio. I dati sulla popolazione dell’Alto Vicentino ci dicono chiaramente quali sono le necessità che sempre più emergono ed emergeranno nei prossimi anni e per le quali è fondamentale attivarsi di conseguenza».

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