“La Chiesa non faccia politica”. E’ Alex Cioni, leader del Comitato PrimaNoi a puntare l’indice contro la Chiesa che prende posizione su decisioni dei nostri governatori. E’ il caso dell’unità pastorale Santa Croce- SS Trinità-Piane di Schio, con don Guido Bottegal, don Domenico Pegoraro e don Manuel Loreni che hanno pubblicato nei giorni scorsi un bollettino parrocchiale, i cui contenuti non sono andati giù a Cioni, da sempre in prima linea sullo scottante argomento ‘migranti’.
Nella pubblicazione dell’unità pastorale i sacerdoti attaccano Salvini e l’ultima campagna elettorale che, a dire dei religiosi, sarebbe stata incentrata sul senso di insicurezza instillato dal leader del Carroccio: il tutto per suscitare risentimento nei confronti dello straniero.
In particolare il testo del bollettino parrocchiale affronta il ‘decreto sicurezza’ di Salvini che potrebbe mettere sulla strada moltissimi immigrati, che, prendendo il controllo delle comunità, vagherebbero indisturbati per paesi e città. E’ questo rischio che, secondo l’unità pastorale, creerebbe vera insicurezza.
Non ci sta Alex Cioni, che non si fa sfuggire l’occasione per attaccare chi osa attaccare quello che sembra essere diventato il suo leader politico. ”
“Tra preti che esprimono giudizi perentori contro il secreto sicurezza, altri che chiudono le chiese o non fanno presepi, in polemica al ministro Salvini, siano al cospetto dell’ennesima entrata a gamba tesa del clero nella politica italiana. Non è una novità, ma pare si stia superando il limite. Proprio per la posizione che i parroci rivestono nelle comunità, dai loro pulpiti dovrebbero essere più cauti nell’esprimere giudizi così perentori nei confronti di provvedimenti che hanno l’obiettivo di ristabilire l’ordine. Nessuno sarà cacciato dalle strutture di seconda accoglienza, se l’immigrazione avrà i titoli per ricevere la protezione secondo il diritto internazionale. Per tutti gli altri in Italia non c’è più posto”.
di Redazione AltovicentinOnline