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Schio. Grande pubblico e forze dell’ordine per il saluto fascista. Ma la discussione slitta a domani

C’era grande attesa ieri sera al consiglio comunale di Schio per la discussione sulle mozioni presentate dai consiglieri di minoranza Giovanni Battistella e Carlo Cunegato in merito alle tensioni generate a Schio nella ricorrenza dell’Eccidio lo scorso 7 luglio.

Numerosi i presenti pronti ad entrare nel momento della discussione e soprattutto grande spiegamento di forze dell’ordine, con i Carabinieri e il comandante Vincenzo Gardin e la Polizia Locale gestita nell’occasione dal comandante Loris Revrenna.

A richiamare il pubblico, le mozioni di Pd e TesSiamo Schio, volte ad impedire eventuali manifestazioni di natura ‘fascista’ rendendole illecite.

La richiesta specifica, fatta attraverso due distinte mozioni, dopo i recenti fatti accaduti a Schio e culminati con la denuncia da parte della Digos di due giovani che, al termine della messa per ricordare le cinquantaquattro vittime dell’eccidio, hanno alzato la mano nel tipico gesto del ‘saluto romano’.

Essendo in Italia vietato ogni tipo di inno al fascismo, i due sono incorsi in una punizione, ma il loro gesto ha attirato le attenzioni. Dopo il Patto di Concordia Civica, anche le forze che si dichiarano da sempre ‘di destra’ sembravano riuscite a trovare un equilibrio in un’occasione che ogni anno risveglia a Schio antichi antagonismi. Appellandosi al buonsenso e alla legge che vieta di esortare al periodo fascista, Battistella e Cunegato hanno presentato le due mozioni, che per motivi di tempo non sono state trattate ieri sera e verranno invece discusse in sede di consiglio comunale mercoledì 26 luglio alle 18.30.

A.B.