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Schio eletta ‘Città che legge’. In biblioteca nasce il catalogo dei libri antichi

Schio eletta dal ministero dei Beni Culturali ‘Città che legge’ e la sua biblioteca che, oltre a fare parte della rete regionale delle biblioteche venete, ora possiede un catalogo per i libri antichi, di facile accesso per universitari, storici, appassionati e ricercatori.

Si è chiuso nel migliore dei modi il ‘Maggio dei libri 2018’ per la biblioteca civica e i tanti protagonisti di questo mese veramente ricco in città di proposte sottolineate dalla presentazione del ‘Patto di Lettura’. Il Centro del libro e della Lettura, organismo collegato al ministero dei Beni Culturali, ha infatti comunicato al Comune di Schio la nomina a ‘Città che legge’.

“È un risultato cui si è giunti dopo aver lavorato alacremente e condividendo una progettualità che unisce istituti scolastici, associazioni culturali locali, librerie, comitati di quartiere e singoli cittadini in un percorso di promozione del libro – comuna il Comune di Schio – Una vera e propria sfida in questi tempi, in cui i dati per la lettura non sono molto confortanti”.

La nomina arriva ancora più gradita perché da qualche giorno la biblioteca di Schio è collegata con il progetto regionale per le biblioteche venete, per la catalogazione e dunque valorizzazione del suo patrimonio antico, che vede pronto il personale a catalogare libri del 500 e 600 ma anche settecento e ottocento. La scelta di descrivere i libri antichi su catalogo diverso da quello della pubblica lettura è dettata dall’esigenza di raggiungere, attraverso un canale specialistico, gli studiosi che necessitano di individuare questi esemplari rari e preziosi. Un’utenza di nicchia ma collegata a università, centri di studio e documentazione. L’intento è quello di partire con le cinquecentine e seicentine custodite presso i fondi antichi della biblioteca, per proseguire poi con i libri appartenenti ai fondi specifici come Giovanni Calendoli o Pasini-Salasco. Poi sarà la volta degli archivi storici.

La pubblica lettura, la lettura a voce alta, l’attenzione ai bambini piccoli in età prescolare, le attività extrascolastiche in alternanza scuola lavoro, vanno dunque in parallelo con le azioni di recupero e conservazione del patrimonio librario di pregio della civica di Schio.