Schio lo ha dimostrato negli anni con fatti, iniziative e conquiste. Con l’attenzione vera, che non si vede, che non vuole clamore sui giornali e che vuole il silenzio di chi agisce e non parla per riempirsi di una parola, che va tanto di moda, specie se sei in campagna elettorale. E’ stato consegnato alla città ufficialmente il Parco Inclusivo di Schio, il più grande del Veneto. Un’area verde di oltre 4mila metri quadri, nel quartiere di Magrè in via Pio X, che ha la caratteristica di essere priva di barriere architettoniche e quindi completamente accessibile a qualsiasi tipo di utente
Un polmone verde che è simbolo di civiltà di vera inclusione, ma soprattutto risponde alle necessità, nei minimi dettagli, di chi ha bisogno di strutture adeguate ai suoi bisogni.
“Non si tratta di un semplice parco giochi ma di un luogo di inclusione, condivisione e aggregazione dedicato a tutti, senza distinzioni. Ogni sua parte è stata progettata per essere fruita da chiunque. Il diritto al gioco per tutti i bambini è sancito dalla Convenzione Onu del 1989. Ogni bambino ha il diritto di trovare spazi adatti alle sue specifiche esigenze per giocare, esprimersi e socializzare. E noi come società abbiamo il dovere di garantire questo diritto. ll nostro Parco Inclusivo nasce dalla collaborazione tra più attori, che insieme hanno deciso di investire in questo progetto tanto ambizioso quanto necessario”, sono state invece, le parole della vice sindaco e assessore al Sociale Cristina Marigo, alla quale piace stare nell’ombra di chi preferisce lavorare anziché stare sotto i riflettori dei media.
A chi è stato intitolato
«La nostra memoria è preziosa e l’intitolazione di questo parco a Eunice Kennedy Shriver è un modo per celebrare la storia del nostro movimento, per ricordare la strada percorsa non senza sacrifici. L’intento è quello di trovare nella nostra stessa storia l’energia per cercare di raggiungere un numero sempre maggiore di persone, di potenziali Atleti e delle loro famiglie che ancora non sanno che possono praticare sport» affermano la Direttrice Regionale Elisabetta Pusiol e la Direttrice Provinciale di Special Olympics Italia, Claudia Trevisoche hanno partecipato all’inaugurazione del Parco.
“ Questo parco è stato fortemente voluto dalla collettività – ha concluso Valter Orsi con orgoglio – . La vera inclusione significa questo e sono estremamente orgoglioso di essere riuscito ad arrivare all’inaugurazione di quest’area, che racchiude l’impegno di chi ha contribuito a realizzarla, ma soprattutto è un parco valoriale, che deve fare capire che la parola disabilità non è uno slogan”.
N.B. (Alla fine dell’articolo, le fotografie dell’evento)
Il progetto
Nell’area verde è stato realizzato un percorso centrale collegato ai parcheggi esterni con una pavimentazione dotata di sistema tattile per facilitare l’accesso a non vedenti o ipovedenti. Nei parcheggi esterni, poi, sono stati creati numerosi stalli per persone con disabilità. All’interno del parco sono stati creati una serie di spazi, separati da vialetti e siepi, dove, anche attraverso la scelta di attrezzi ludici particolari, è possibile giocare sperimentando i cinque sensi.
La pavimentazione di ogni area è in gomma: oltre a garantire prestazioni antitrauma, ha anche una funzione decorativa in quanto ha forme curvilinee e cerchi di diversi colori. Il tutto è completato da una collinetta a belvedere alla quale si può accedere tramite una rampa per poi scendere utilizzando uno scivolo. Tutti i giochi sono completamente accessibili per ogni bambino e bambina. Nel lato ovest del parco, inoltre, è stata realizzata una struttura che ospita i servizi igienici, completamente accessibili, e un chiosco, già arredato, che potrà diventare un ulteriore e importante luogo di incontro e aggregazione. Anche la scelta del verde è stata particolarmente accurata. Sono state privilegiate le specie autoctone e in grado di dare suggestivi effetti cromatici nelle diverse stagioni.
L’investimento
Per portare a termine la realizzazione del Parco Inclusivo sono stati investiti oltre 500 mila euro,di cui 100 mila co-finanziati daBVR Banca(Banca Alto Vicentino nel momento in cui è iniziato il progetto), che ha seguito anche le fasi progettuali dell’intervento. «Il diritto al gioco, inteso anche come integrazione sociale, è un diritto fondamentale per tutti i bambini: per quelli che possono liberamente correre, per quelli che sono in carrozzina, per i bambini ipovedenti e per coloro che hanno disabilità motorie. Come Presidente di BVR Banca sono orgoglioso di aver contribuito a questo importante progetto che andrà a beneficio dell’intera comunità apportando un grande valore aggiunto alla città di Schio. Ogni barriera che viene abbattuta è un successo per tutta la collettività e anche noi, nel nostro piccolo, credo abbiamo fatto la nostra parte» sottolinea il presidente di BVR Banca, Maurizio Salomoni Rigon.
Non solo: tra i partner che hanno sostenuto l’opera anche Lions Club Schio che ha donato gli arredi del verde, Ecor Internationalche ha realizzato a proprio carico alcune strutture del parco e Acli Vicenza che ha coperto le spese dell’arredo del chiosco. «Il contributo del Lions club Schio alla realizzazione di questo parco inclusivo è stato reso possibile grazie alla collaborazione di due nostri presidenti Augusto Zen (2017) e il sottoscritto che ha ricoperto questo ruolo nel 2018, al contributo finanziario della ditta PFM di Torrebelvicino e della nostra fondazione distrettuale – dice Carlo Eugenio Ferrari, governatore del distretto Lions 108TA1 -. È stato individuato questo service perché ritenuto un bell’esempio di servizio lionistico a favore della comunità. Questo parco permette a tutti i bambini di giocare, indipendentemente dalle loro condizioni fisiche o mentali. Come attuale Governatore del nostro Distretto Lions 108TA1 che comprende le province di Vicenza, Verona, Trento e Bolzano, sono orgoglioso di questa realizzazione a cui ha contribuito anche il Lions Club Schio che da anni è impegnato in progetti di solidarietà ed inclusione sociale».
«Siamo lieti di aver dato il nostro contributo per un progetto così bello e importante- spiega Sergio Lucietto, fondatore dell’azienda metalmeccanica Ecor International di Schio – Per noi è stata un’opportunità per fare un’azione concreta per il territorio e per la nostra comunità, un grande parco a cui potranno accedere tutti, grandi e piccini».
Ph V.R.