La denatalità e il generale aumento delle spese di gestione stanno mettendo in difficoltà le scuole paritarie dell’infanzia, istituzioni storiche per la città di Schio che da anni erogano un servizio educativo di elevata qualità e perfettamente integrato con quello pubblico. Il Comune di Schio ha sempre sostenuto l’attività di queste scuole, sei in tutto, sia attraverso contributi economici strutturali che consentono di contenere le rette d’iscrizione a carico delle famiglie, sia attraverso la pianificazione condivisa di progetti e attività volte a valorizzare le specificità di ciascun istituto e a mantenere vivace e innovativa la loro offerta formativa.
Il calo delle iscrizioni conseguente alla decrescita delle nascite, la difficoltà di trovare persone disponibili a garantire la futura prosecuzione amministrativa, oltre a incrementati costi per personale, forniture ed energia, immobili spesso vetusti che necessitano di interventi manutentivi e adeguamenti, sono tutti elementi di criticità che stanno inducendo le scuole paritarie a cercare nuovi assetti più sostenibili, che consentano di pianificare prospettive future a lungo termine. Alla luce di questa situazione l’Associazione Genitori che amministra la scuola paritaria Cuore Immacolato di Maria nel quartiere di Giavenale, ha comunicato la conclusione della propria attività di gestione con la fine dell’anno scolastico in corso. L’intenzione unanime è tuttavia quella di mantenere aperta la scuola avviando un processo di statalizzazione dell’istituto che è già in corso: questo passaggio toglierà definitivamente l’incertezza della continuità da un anno all’altro e aprirà prospettive di stabilità.
«Di concerto con gli altri istituti paritari, ed in particolare con l’attuale gestore della materna Cuore Immacolato di Maria, abbiamo avviato l’iter di richiesta di statalizzazione che prevede la presa in carico dell’immobile di proprietà della parrocchia di Giavenale da parte del comune, che ne assumerà la conduzione e la manutenzione nonché i servizi collaterali per i piccoli ospiti – come la mensa interna – al pari di quanto avviene negli altri istituti statali – spiega l’assessore all’istruzione Anna Donà – La priorità al momento è quella di dare continuità al servizio educativo fin qui offerto in forma privata affinché il quartiere di Giavenale mantenga la sua storica scuola nell’attuale sede. L’aggregazione più naturale è quella all’Istituto Comprensivo Fusinato, cui già afferisce anche la scuola primaria Vittorino da Feltre, sita a pochi passi dalla materna: grande disponibilità in tal senso è stata manifestata dalla dirigente dell’Istituto Comprensivo Fusinato, dottoressa Simonetta Valente, che a sua volta sta predisponendo la richiesta di acquisizione al sistema statale».
«L’istituto comprensivo “A. Fusinato” ha accolto con entusiasmo la proposta di aggregazione della scuola dell’infanzia Cuore Immacolato di Maria: da molti anni esiste uno stretto legame tra la nostra scuola primaria “V. Da feltre” e la scuola dell’infanzia paritaria. Giavenale è un quartiere molto vivace ed attivo, le famiglie afferenti ai due plessi credono fortemente nel legame con il territorio; le attività di doposcuola gestite dalla scuola dell’infanzia sono un’attrattiva e un grande supporto anche per i bambini della scuola primaria. Il posizionamento dei due plessi, tra loro molto vicini, è un’opportunità che molti genitori ritengono indispensabile. Il concetto di istituto comprensivo è volto a garantire continuità tra i plessi, in termini di attività didattiche, proposte educative, seguendo una linea comune condivisa dal collegio dei docenti. Docenti e personale della scuola condividono obiettivi, metodologie, traguardi in curricoli verticali che significano unitarietà educativa e didattica. Le scelte di svolgere molte attività all’aperto, per esempio, nella scuola di Giavenale, viste le offerte del territorio e la disponibilità degli insegnanti, è un valore aggiunto che potrà ampliarsi anche alla scuola dell’infanzia; così come i numerosi progetti che ogni anno vengono offerti alle famiglie, le uscite didattiche. Di pari passo riteniamo di voler tentare ad istituire la prima sezione primavera statale della provincia, consci delle opportunità che famiglie e bambini ne trarrebbero. Si tratta di un percorso nuovo e da sperimentare, a cui da qualche tempo stiamo già pensando, che necessita di autorizzazioni da parte delle istituzioni provinciali e regionali ma che tenteremo di avviare nei tempi opportuni. La presenza di una seconda scuola dell’infanzia nel nostro comprensivo dà opportunità anche di scambio orizzontale tra docenti, riguardo a metodologie, proposte, idee. Diamo avvio dunque ad un iter istituzionale che, non nascondo, sarà piuttosto complesso ma che offre molte opportunità in un momento in cui la denatalità è ai massimi storici, a chi crede ancora e sempre che i bambini possano essere l’unica vera speranza che possediamo» spiega Simonetta Valente, dirigente dell’Istituto Fusinato.