E’ stato presentato dagli studenti delle quarte AM e BM hanno presentato il progetto ‘Hotube’ di A scuola di Open Coesione.
Di fronte ad un’aula magna piena, otto alunni (Nicola Rabito, Matteo Soliman, Luca Vecchi, Alex Munaro, Mohamed Sabir, Marco Dal Lago, Paolo Filippi Farmar, Matteo Del Santo e Davide Maistro a supporto tecnico), responsabili dei diversi ruoli del progetto, hanno illustrato che cosa significa essere cittadini attivi, come attingere informazioni ‘open’ sulle opere e strutture pubbliche finanziate da risorse europee e dei cittadini, su come si lavora in team e per obiettivi, sul perché nelle scuole è importante crescere nelle competenze digitali e di cittadinanza.
“Sono molto orgogliosa di avere aderito come scuola attraverso le due classi qui presenti ad un progetto di educazione alla cittadinanza attiva, che rientra nelle priorità del nostro PTOF Piano triennale dell’Offerta Formativa – ha affermato la Dirigente Scolastica prof.ssa Marina Maino in apertura dell’evento – Oggi non bastano le ‘sole’ competenze professionalizzanti, di indirizzo della scuola che si frequenta. Oggi servono anche le cosiddette ‘soft skills’, cioè tutte quelle competenze trasversali che rendono una persona ed un lavoratore in grado di vedere, capire i problemi da varie prospettive e proporre soluzioni diverse. Sono contenta che due classi dell’indirizzo Manutenzione e Assistenza Tecnica abbiano accolto la sfida di questo progetto lanciato a livello nazionale dal MIUR e dal Dipartimento della Coesione della Presidenza del Consiglio. La nostra scuola è stata scelta tra le 196 selezionate a livello nazionale, ed insieme ad altre sole due scuole della regione Veneto, compete per vincere il premio finale messo in palio dalla rappresentanza in Italia della Commissione Europea”.
La Dirigente Maino ha quindi ringraziato i docenti Michele Trabucco e Annalisa Maule per il lavoro che stanno svolgendo, prova evidente che al Garbin si attuano metodologie didattiche innovative atte a sviluppare le competenze che il mondo del lavoro richiede oggi e che le indicazioni più aggiornate della didattica indicano come modalità idonee per una acquisizione consapevole dei contenuti, utilizzando tecnologie e strategie moderne e flessibili, proprio come indicato anche nel piano Nazionale della Scuola Digitale. Oltre ad un pensiero rivolto ai docenti, Marina Maino ha ringraziato gli studenti che si sono messi in gioco con entusiasmo e passione raggiungendo ottimi risultati e il Presidente Lovato, e il direttore di AVA Farresin, per la collaborazione e l’opportunità formativa offerta alla scuola nel mettere a disposizione il know how di un proprio dirigente nella figura del dottor Trentin.
Gli studenti hanno spiegato che il progetto nazionale di si chiama ‘A scuola di open coesione’. ‘A Scuola di OpenCoesione (Asoc)’ è un
Alcune domande sono state poste anche dagli altri studenti presenti in aula, come ad esempio quale è stato l’impegno finora per realizzare il progetto. Nicola Pizzolato ha risposto dicendo che da Ottobre ad oggi quasi tutti i martedì mattina nelle due ore dedicate e diversi pomeriggi sono stati impiegati per rispettare le scadenze e le tappe del progetto. Secondo Nicola Dal Santo il nome del progetto ‘Hotube’ è stato scelto in riferimento al progetto che parla di acqua calda che passa attraverso i tubi e alla famosa piattaforma di youtube. Alex Dal Santo ha spiegato anche le difficoltà che si sono incontrate, in particolare il lavoro di gruppo e il tempo extra scolastico richiesto. Infine, Manuel Dall’Alba ha spiegato che è stata coinvolta anche la classe della 4 CCP di indirizzo grafica, per la parte di design. Il progetto, accompagnato e supportato nella sua visibilità anche dai diversi profili social che sono stati aperti, come Facebook, Twitter e Instagram, prevede ulteriori passaggi di approfondimento, come l’incontro con le istituzioni pubbliche che hanno scelto il teleriscaldamento e con alcune realtà della società, come Legambiente, per avere ulteriori punti di vista.