Buoni spesa finiti e per far fronte alle nuove richieste di aiuto delle famiglie il Comune ha stanziato 14mila euro in buoni spesa. Aumentano a 790 (erano 708) le richieste di contributi a Schio da parte di nuclei famigliari che non ce la fanno ad arrivare a fine mese.
Sconti negli esercizi commerciali e donazioni, il tutto per 14mila euro, destinati alle famiglie in difficoltà.
Il coronavirus sembra essere in via di graduale rallentamento, ma le conseguenze che si ripercuotono nella capacità di spesa delle persone ed il settore del lavoro in forte crisi, preoccupano l’amministrazione comunale che ha deciso di stanziare una ulteriore risorsa per chi non riesce a far quadrare i conti.
14mila euro, poco meno, è l’importo che il Comune di Schio ha destinato all’erogazione di ulteriori buoni spesa per l’acquisto di generi alimentari e di beni di prima necessità grazie alle donazioni ricevute in questo periodo di emergenza sanitaria e grazie agli sconti e alle agevolazioni applicati da alcuni esercizi commerciali cittadini.
I buoni sono validi fino al 31 luglio 2020 e sono spendibili nei negozi convenzionati.
Alle 708 richieste accolte a metà maggio ora se ne aggiungono altre 82 per un totale di 790 famiglie beneficiarie del sostegno. Tra le donazioni ricevute dal Comune e gli sconti dei commercianti della città per i buoni spesa sono a disposizione ulteriori 13.878 euro che si sommano ai 207.619,85 euro del fondo stanziato dallo Stato per la città di Schio (di quest’ultimi 557 euro sono stati utilizzati per l’acquisto diretto di alimentari e beni di prima necessità per quanti durante il lockdown si sono ritrovati in condizioni molto delicate). In tutto i buoni erogati dagli uffici di Palazzo Garbin sono 11.047 per un totale di 220mila e 940 euro. In questi giorni i volontari della Croce Rossa stanno provvedendo alla consegna a domicilio dei buoni spesa aggiuntivi.
“Grazie alla solidarietà di diverse persone e realtà scledensi siamo riusciti a dare risposta a quelle situazioni che non avevano potuto godere dei contributi stanziati dal Ministero – ha spiegato Cristina Marigo, assessore al Sociale – Le ultime domande ricevute dai nostri uffici seppur in linea con i requisiti richiesti erano state sospese per mancanza di fondi. Ci tengo a ringraziare tutti coloro che hanno manifestato grande generosità e che ci hanno dato la possibilità di dare un ulteriore sostegno alle famiglie in difficoltà economica a causa del Covid-19”.
di Redazione Altovicentinoline