Un confronto alla pari su sicurezza, immigrazione, lavoro ma soprattutto sull’agognato risarcimento per gli azionisti truffati delle Banche popolari Venete si è svolto lunedì all’Hotel Noris di Schio davanti ad un pubblico composto per la maggior parte da risparmiatori delusi, organizzato dalla Casa del consumatore, moderatrice la presidente Elena Bertorelli.
Giovanni Coviello, ex direttore di Vicenzapiù, candidato al Senato per ‘Insieme’, Luca Canale, candidato alla Camera per M5S, Massimiliano Dandrea, non candidato ma responsabile della consulta ‘Tutela del risparmio’ della Lega Nord e Luca Rosini, candidato alla Camera per il neonato partito ’10 Volte Meglio’ hanno presentato al numeroso pubblico presente i ‘buoni propositi’ del post elezioni e le linee guida di partito di fronte alle grandi tematiche nazionali che toccano tutti senza esclusioni: la sicurezza, le pensioni, il lavoro e la tutela del risparmio.
Il risarcimento ai numerosi truffati della BPVi è il punto centrale di un dibattito che non lascia però larghi spiragli per il futuro in termini di certezze per i soci impoveriti. ‘Per il fondo di risarcimento ai truffati – ha spiegato Coviello, ricordando come Vicenzapiù si è occupata del crac bancario veneto già dal 2010 – si potrebbero usare i fondi dormienti delle casse delle banche’. ‘E’ importante – ha spiegato Canale durante il suo intervento – la riforma della vigilanza sugli istituti di credito e l’aumento delle pene per i reati finanziari, in particolar modo è necessario istituire una procura come per i reati mafiosi a livello nazionale’. ‘Il danno provocato in Veneto dalla crisi finanziaria di BPVi e Veneto Banca – ha ricordato Dandrea – ha provocato un danno per il nostro territorio di oltre 10 miliardi di euro, senza contare l’indotto. Un fondo deve essere creato non solo per risarcire i risparmiatori ma anche per fare formazione finanziaria’. ‘Chi ha sbagliato deve pagare – ha detto Rosini – ed i risparmiatori truffati vanno risarciti, ma è importante studiare le strategie perché non accada di nuovo’.
Il tema della sicurezza, connessa con quello dell’immigrazione, mette d’accordo tutti i candidati: serve certezza della pena, un limite allo strapotere delle cooperative ed una gestione dell’immigrazione più efficace da parte dell’Europa. ‘Il problema immigrazione – ha detto Canale – va risolto a livello europeo, non deve essere tutto sulle spalle di Italia, Grecia e Spagna’. ‘Se un delinquente viene condannato dai 3 ai 5 anni – ha ricordato invece Dandrea – non va nemmeno in carcere, e questo va cambiato’. ‘Non dimentichiamoci però – ha precisato Coviello – di non ragionare di pancia, ma guardiamo i numeri: i reati sono diminuiti, questo significa maggior sicurezza negli ultimi anni’. ‘Non esiste accoglienza – ha detto infine Rosini – senza integrazione, ma ricordiamoci che ogni anno diamo 20 milioni di euro all’Unione, e ne tornato solo 10’.
I 4 candidati si sono poi espressi su numerose altre tematiche di stretta attualità, come il lavoro, in particolar modo per i giovani, la necessità di investire sulle nuove tecnologie e sul turismo (Rosini), sugli incentivi alle famiglie per fare più figli (Dandrea), su stipendi più vantaggiosi per i lavoratori per creare reddito (Coviello), sulla creazione di un reddito di cittadinanza per chi perde il lavoro (Canale). E poi ancora sulla famigerata Legge Fornero, sulla disabilità e sull’istruzione, temi per i quali si è anche aperto il dibattito con il pubblico.
Marta Boriero