A Schio sorpresa dai dati anagrafici di metà anno. Nei primi sette mesi dell’anno sono aumentati i bambini nati.
Nel complessivo si è registrato un aumento della popolazione complessiva, della presenza straniera e delle famiglie.
“L’albero della vita” comparso a Natale 2017 nel Portego dei Garbin popolato di fiocchi azzurri e rosa, sembra aver portato bene.
Se quello delle famiglie è un dato non sufficientemente significativo (spesso i nuclei familiari corrispondono a una sola persona e aumentano anche in ragione di separazioni o perché i figli si staccano dalla famiglia di origine), la quota di stranieri risente anche dei richiedenti asilo, l’incremento delle nascite (177 a luglio, contro i 154 del 2017 e i 130 del 2016 nello stesso periodo), sembra segnare finalmente un trend che va a interrompere la stasi in atto da quattro anni.
“L’albero della vita” comparso a Natale 2017 nel Portego dei Garbin popolato di fiocchi azzurri e rosa, sembra aver portato bene.
Il blocco della caduta delle nascite si era già intravisto nel 2017 ma era ancora presto per interpretarlo. Ora invece sembra proprio che la città, in controtendenza all’andamento nazionale di decrescita, abbia ripreso fiducia.
È infatti questo il senso che il sindaco Valter Orsi legge in questi numeri: “Un segnale indubbiamente positivo, che fa ben sperare per il futuro, che dopo anni di crisi ci dice che i cittadini sono pronti a investire di nuovo nel capitale più importante che abbiamo: i figli”.
Il saldo naturale che dovrebbe essere pari tra nati e morti non è ancora rispettato: il numero dei deceduti supera quello dei nati, ma se questa tendenza dovesse confermarsi, la proiezione è che a dicembre 2018 i nuovi nati siano 303 (264 nel 2017, 262 nel 2016) confermando quindi la rimonta osservata.
Lo scledense medio ha 42 anni
Un’occhiata complessiva alla piramide anagrafica cittadina mostra che al 31 luglio la popolazione residente è pari a 39.158 con 20.017 donne e 19.141 uomini. Attualmente la classe di età più numerosa è quella dei 48 anni per le donne (351) e di 53 per gli uomini (368). L’età media della popolazione si attesta sui 42 anni.
In città vivono 11 centenari
Un altro dato interessante è la presenza di ultranovantenni (552 a luglio, di cui 427 donne e 125 uomini) e di centenari (11 a luglio, di cui 10 donne e un solo uomo di 105 anni). È evidente che come nella tendenza generale, la parte di popolazione anziana rimane consistente ed è questo un dato che un’amministrazione non può ignorare. “Sicuramente questi numeri sono importanti per una corretta programmazione dell’uso delle risorse” continua Orsi “e in questo senso per gli investimenti futuri si tiene conto della fascia pensionabile per i servizi attinenti alla terza età. Voglio comunque assicurare che va avanti anche il supporto alle famiglie, con un occhio di riguardo per asili nido, scuole e tutta la familiarità nel suo complesso. La vita resta il valore più importante” conclude Orsi “e che un po’ di vita in più stia tornando a Schio mi mette un grande ottimismo per continuare a guardare avanti”.
a cura ufficio stampa Comune Schio