«Già fin dal 2016, epoca del mio primo mandato, consapevoli dell’evoluzione delle previsioni demografiche nel nostro Comune e nei territori limitrofi dai quali provengono gli ospiti dell’Ipab la C.a.s.a., ci siamo guardati attorno per cercare nuovi spazi di residenzialità, difronte ad una domanda di ingressi crescente rispetto all’offerta attuale. Da lì uno sguardo interessato all’ex “asilo Bambi”, che, confinante con la nostra struttura, offriva molti spunti di interesse: come la proprietà del Comune, con il quale vige un ottimo rapporto di collaborazione nella gestione del centro diurno “El Tinelo”, delle case albergo “San Francesco” e “Filanda” e della fornitura dei pasti domiciliari alla cittadinanza, il parcheggio Gaminella, di nostra proprietà, adiacente alla struttura dell’ex asilo, la vicinanza ai plessi del Baratto che facilita l’attività del personale e la vicinanza della nostra cucina interna che prepara ogni giorno 1.100 pasti e di tutti gli altri servizi comuni – sottolinea Beppe Sola, presidente de La C.a.s.a – Con questi presupposti ci siamo fatti avanti con il Comune per ottenere il diritto di superficie gratuito ed ipotizzare la costruzione di una nuova palazzina che chiameremo “La C.a.s.a. dell’Alzheimer”. Un progetto di massima già stilato che prevede costi importanti di realizzazione e per cui, ottenuta una delibera di indirizzo da parte del Comune e l’inserimento nel piano di zona dell’Ulss7 Pedemontana dei 40 posti letto, ora dobbiamo metterci al lavoro per costruire un business plan sostenibile dal punto di vista economico e finanziario. Atteso l’importo ingente dell’investimento sarà necessario attivare più attori per la copertura finanziaria: la Regione con i fondi di rotazione, un mutuo a lungo termine, una raccolta fondi da parte delle imprese del territorio».
«I tempi di realizzazione non saranno brevi per cui, con molta probabilità, il nostro fine mandato non consentirà di vedere l’opera eseguita, ma ci piace pensare che abbiamo gettato le basi per un progetto in linea con i fabbisogni futuri della popolazione e per un aiuto a tutte quelle famiglie che, interessate al loro interno dal problema dell’Alzheimer, possano tirare un sospiro di sollievo» conclude Sola.