Il casello di Schio-Marano dell’autostrada A31 si avvicina e le risposte delle istituzioni, chiamate a valutare la proposta degli industriali vicentini per lo sviluppo infrastrutturale del territorio, sono state praticamente tutte positive, salvo alcune riflessioni su ambiente e territorio.
Questa mattina, nella sede di Confindustria di Schio, si è svolto l’incontro tra amministrazioni comunali locali ed associazioni di categoria, volto a condividere la strategia che prevede la realizzazione di un’uscita dell’autostrada nei due Comuni dell’Alto Vicentino per favorire l’uscita dei veicoli più vicino alla zona industriale e ‘scaricare’ il traffico che oggi si concentra su Thiene.
Con un costo stimato di circa 15 milioni di euro, il casello è solo una delle trenta idee stilate dagli industriali locali per dare risposte al territorio, nel quale le strade sono fondamentali per gli spostamenti privati ma soprattutto professionali, ma è anche una delle più impattanti, da un punto di vista pratico, per l’Alto Vicentino.
Trattandosi di un elemento dell’infrastruttura autostradale, la competenza ed il costo ricadono sul concessionario della A31, ovvero la Società Autostrade Brescia, Verona, Vicenza, Padova Spa. “Non so dire se ci potranno essere rallentamenti dovuti alla situazione attuale del governo – ha commentato il sindaco di Schio Valter Orsi – Il casello di Schio-Marano è una grande opportunità per i residenti e per i lavoratori”.
Tra Thiene e Schio infatti, sono migliaia i transiti giornalieri, costituiti sia da persone che si spostano per diletto che da utenti, residenti nel territorio o che arrivano da fuori, che raggiungono i Comuni dell’Alto Vicentino per ragioni di lavoro. Il casello darebbe inoltre risposta a Valdagno, che con lo sviluppo del Destra Leogra e la possibilità di entrare in autostrada senza dover per forza raggiungere Thiene o Montecchio Maggiore, sarebbe favorito nello scorrere del traffico.
Osservazioni su cementificazione e territorio sono state poste da Coldiretti, mentre il Comune di Marano si è mostrato interessato ad eventuali opere di compensazione. In generale il progetto è stato ben accolto.
“Una volta raccolto il parere favorevole si dovrà procedere per step – ha continuato Orsi – Ci sono dei passaggi dovuti a studi ed autorizzazioni. Poi si dovrà vedere se il casello, che verrà realizzato in un tratto dove non saranno richiesti interventi particolari poiché prevede lo svincolo dal cavalcavia sulla provinciale, verrà inserito come variazione del bilancio in corso dalle Autostrade o se verrà inserito nel prossimo bilancio”.
Anna Bianchini