Un giù le mani dal Comandante Scarpellini che parte da Alberto Samperi, dopo la bufera scoppiata sul gruppo facebook ‘Sei di Thiene se..’, con tanto di offese rivolte alla guida della polizia locale Nevi. “A lui il mio pieno sostegno e solidarietà”.
Il tutto è partito da un post , con cui un residente di Via Dante si lamentava degli schiamazzi notturni di alcune ragazze, ubriache da quanto lo stesso riferisce, puntando infine il dito contro la polizia locale di fare poco o nulla.
Un atto di accusa che ha scatenato una serie di commenti nei confronti di Scarpellini e dei suoi uomini, dal quale l’assessore alla Sicurezza Samperi non solo prende le distanze, ma bacchetta chi usa i social per generare “cagnare assurde, con gente che insulta Scarpellini”.
“Sono sbalordito – continua Samperi – Sono rimasto sconvolto davanti alla follia di certi atteggiamenti. Nei confronti del Comandante Scarpellini, ed a tutto il comando di polizia locale, il mio pieno appoggio e la mia solidarietà”. Uno schieramento totale dell’amministratore, partito non solo dalla stima sull’operato della polizia Nevi, ma anche dopo avere parlato direttamente col cittadino in questione. “Ho sentito la sua versione e sono rimasto basito che sia andato a lamentarsi sul web, quando alla fine non ha fatto nulla per mettere nelle condizioni chi di dovere di potere agire”, precisa Samperi, riferendosi a quella mancata formalizzazione di denuncia, che avrebbe dato modo di rintracciare i responsabili. Perchè forse non è chiaro a tutti, occorre presentare una denuncia prima di poter dare il via a certi casi, che possono sfociare in provvedimenti giudiziari. E’ proprio l’esempio del disturbo alla quiete pubblica, dove, è necessaria per legge, una denuncia per dare la possibilità alle forze dell’ordine di poter intervenire e trovare l’origine del problema. Se ti rifiuti di presentare denuncia, poi vai a lamentarti sul web?Almeno stai in silenzio.
Samperi: ‘Le cose in via Dante sono cambiate’
“Su via Dante è un anno che non ci sono più problemi”, spiega Samperi. Un’arteria che conduce al cuore della città e che veniva etichettata come il ‘bronx’ di Thiene. Tra risse e schiamazzi notturni, che si ripetevano un giorno sì e l’altro pure, fu decisivo il provvedimento di chiusura anticipato imposto dal Comune al kebbaro. “Sembrava che quel locale fosse la causa scatenante di tutto – continua Samperi – Ma era il suo orario di chiusura, a notte inoltrata, che attirava il popolo della notte. Gruppetti di persone devastati dall’alcol, privi di ogni rispetto per il riposo dei residenti, che si ritrovavano lì in maniera fastidiosa per chi ci abita, tra urla e schiamazzi”.
Una misura da parte dell’amministrazione comunale che diede i suoi frutti. “Chiudendo prima, ben presto vennero a mancare quelle persone che si dirigevano in via Dante, in cerca dell’ultimo locale aperto, per continuare la notte di baldoria – precisa l’assessore – Come mi ha confermato il cittadino che si è lamentato su facebook, la situazione ora è più tranquilla”.
Orario di chiusura uguale per tutti
Ma se all’epoca il Comune aveva gli elementi necessari per imporre un orario di chiusura al locale, ora non ci sarebbero più. Ovvero sia capita ancora qualche episodio, ma non così spesso da permettere un’azione dell’amministrazione comunale. “Non abbiamo gli strumenti legislativi per imporre ancora un orario di chiusura – continua Samperi – L’unica cosa che posso e voglio fare, è chiamare a dialogo tutti i gestori dei locali del centro. Portarli in un tavolo di concertazione e convincerli ad una ‘chiusura in comune’. Affinché chiudano tutti alla stessa ora, per evitare così la transumanza del popolo della notte, che ubriaco gira per le vie di Thiene”. Un girovagare alla ricerca dell”ultimo giro’, urlando e creando disturbo a chi sta dormendo a casa propria”.
Sulla vicenda facebook preferisce non parlare più il Comandante Giovanni Scarpellini, ferito da una raffica di insulti, che hanno indignato qualche cittadino che oggi stesso, glieli ha stampati e fatti recapitare sulla sua scrivania, al comando di via Rasa. Frequentatori della rete che dopo il post iniziale, ne hanno dette di tutti colori, entrando nel merito di giudizi degni di un laureato in giurisprudenza, che però non ha capito niente dei suoi 5 anni di studio. Commenti inopportuni e carichi di risentimento nei confronti delle istituzioni , ma soprattutto di ignoranza da parte di chi sembra non riuscire a stare fermo davanti alla tastiera anche dinanzi ad argomenti tecnici che non conosce e che commenta mettendo a nudo quello che dovrebbe farli sentire ridicoli . Perchè non ci si rende conto che ti stanno leggendo in migliaia e non ci fai una bella figura se la tua incompetenza la sbandieri facendo ridere il mondo, che magari non commenta, ma ride da dietro la tastiera a crepapelle. Avranno capito la lezione gli odiatori del web? Pare di si, dato che oltre alla stampa dei commenti contro il Comandante, Scarpellini, sembra abbia ricevuto delle scuse sentite da chi non pensava di scatenare un simile inferno e non avrebbe mai voluto che si degenerasse così come è accaduto su Sei di Thiene se…
Paola Viero