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Sarcedo. Riapre in sicurezza il centro per l’autismo di ‘Ca Dotta’. Cortese: ‘Sollievo per i genitori, sono stanchi’

Riapre il centro diurno per ragazzi autistici di ‘Ca Dotta a Sarcedo. L’ulss 7 e la Disabilità del distretto 2 hanno riorganizzato i locali adeguandoli alla Fase 2 dell’Emergenza Covid ed i ragazzi potranno ripartire con quanto avevano dovuto interrompere e che rappresentava, oltre alle ore scolastiche, l’unica attività educativa e riabilitativa per questi ragazzi speciali, che hanno una diagnosi che li ha compromessi dal punto di vista relazionale. Esultano i genitori, che hanno vissuto e continuano a vivere un periodo molto duro, che li ha costretti a fermarsi con il lavoro proprio per prendersi cura h 24 dei loro figli in assenza della scuola. Ragazzi, che nella maggior parte dei casi hanno interrotto bruscamente l’apprendimento, in quanto un autistico ha difficoltà a seguire le lezioni online.

‘Per questi esseri speciali è già difficile stare attenti a scuola dove c’è la vicinanza fisica dell’insegnante di sostegno e l’ambiente è strutturato nei minimi dettagli – ha spiegato R.P., di Thiene, madre di un adolescente autistico, che riprenderà a frequentare ‘Ca Dotta – figuriamoci se riescono a seguire un insegnamento via web. Per loro, la didattica è proprio stata azzerata, con una negazione del diritto allo studio che non dipende dalle insegnanti che spesso ce la mettono tutta, ma per le loro specifiche difficoltà. Inoltre, per loro la scuola è soprattutto un luogo di socializzazione, essenziale per la loro riabilitazione. Per fortuna, ‘Ca Dotta riaprirà e loro usciranno da casa, dove sono stati rinchiusi e dove, inevitabilmente, hanno amplificato le loro difficoltà dovute ad un autismo, che ha bisogno di essere affrontato giornalmente fornendo a questi ragazzi strumenti di stimolo, che non li facciano isolare come il loro disturbo tende a fare. Abbiamo aspettato l’apertura del centro di ‘Ca Dotta anche per un nostro sollievo di genitori – ha concluso la mamma di G. – ci auguriamo che dai due pomeriggi, si passi a maggiore assistenza perchè le famiglie vengono fuori da mesi davvero difficili e ora hanno bisogno di essere sostenute. I genitori dei disabili non sono mantenuti dallo Stato ed hanno bisogno di andare a lavorare anche loro. Sappiamo che la Disabilità, con in testa la dottoressa Corò e Cinzia Barbieri stanno anche pensando alle attività future, sempre compatibilmente con l’emergenza Coronavirus’.

La soddisfazione del sindaco Cortese

‘Abbiano sanificato i locali e sono davvero felice che i ragazzi ritornino a ‘Ca Dotta, dove il Comune ha investito tanto per loro – ha detto il sindaco Luca Cortese, che aveva esultato per primo dopo essere stato informato dall’Ulss 7 del via alle attività  – so quanto sia costato ai genitori fare a meno del centro e siamo felici che riparta. So che i ragazzi si trovano bene lì. Gli spazi sono grandi e c’è stata una razionalizzazione delle stanze, nel rispetto delle linee guida della Regione Veneto, che da giorni raccomanda prudenza perchè il virus è ancora in giro. I ragazzi autistici di ‘Ca Dotta lì hanno anche tanto spazio verde e con queste belle giornate potranno fare anche delle passeggiate, che li porteranno a stare all’aria aperta e non più rinchiusi nelle loro camerette, incollati  al pc. In bocca al lupo per questo nuovo inizio in sicurezza, so che i ragazzi sono bravissimi e indossano la mascherina, dopo che i genitori gliel’hanno insegnato. Un grande sacrificio per loro perchè molti di questi giovanotti non hanno la percezione di cosa stia accadendo nel mondo, di cosa sia il Coronavirus, ma a volte rispettano le regole meglio dei ‘normodotati’, senza battere ciglio e senza capire il perchè di quell’oggetto sul volto, che a volte fanno fatica ad indossare per problemi sensoriali tipici dell’autismo. Sono stati tutti tamponati dai servizi, così come le loro educatrici. Sono davvero molto contento’.

 

di Redazione AltovicentinOnline