Oltre 800 firme per bloccare il ‘polo Faresin’ di 46mila mq a Sarcedo. 497 i firmatari di Sarcedo: l’11% di chi, il prossimo anno, andrà a scegliere il nuovo sindaco&C. A firmare la petizione depositata in Comune anche 2 consiglieri di maggioranza, oltre a tutta l’opposizione.
Cresce tra i cittadini il dissenso per l’espansione dell’azienda di Breganze che vorrebbe catapultare, e ampliare, a Sarcedo la propria attività sul campo agricolo che un tempo ospitava cava Casoni. Non solo non piace a una parte dei sarcedensi ma, questo il bilancio del Comitato Villa Capra-Astico promotore della raccolta firme, anche a chi abita in Comuni vicini. “ Trecento infatti sono le firme ‘fuori Comune’-sottolinea Elisabetta Fortuna, presidente del comitato-Pesa il fatto che il progetto di questo mega polo industriale vada a scardinare paletti fondamentali del Pati, il piano di asseto del territorio intercomunale sottoscritto tra vari Comuni oltre Sarcedo: insomma, tra le persone non pochi sono i dubbi che il benestare ad un simile progetto possa creare un precedente. E non solo a Sarcedo”.
L’attesa. Dopo la richiesta di variante al Pati, per trasformare il campo agricolo in area produttiva, dopo conferenze di servizi e dopo ristretti incontri concessi dalla maggioranza a chi abita nelle vie che abbracciano il terreno, a Sarcedo si aspetta che il Consiglio Comunale decida. Il progetto potrà sì ottenere l’autorizzazione degli enti sovra-comunali, ma che vada o meno in porto lo stabilirà il ‘parlamentino’ sarcedense. Sua, infatti, l’ultima parola sulla calata di 300mila cubi di capannone su di una zona tornata due anni alla sua naturale vocazione agricola dopo essere stata usata per 4 decenni come cava. Saranno i consiglieri comunali a stabilire se il ‘polo Faresin’ possa diventare una realtà a Sarcedo oppure no: tra loro, due della maggioranza che hanno firmato la petizione per dire ‘no’ al progetto.
La campagna, quella elettorale. Il prossimo anno a Sarcedo si voterà per il rinnovo del consiglio comunale, quindi per il nuovo sindaco. Chi si lancerà in questa campagna elettorale non potrà non tenere conto della fetta dell’elettorato, l’11% (497 firmatari su 4223 elettori iscritti), che sostiene il comitato Villa Capra-Astico in crescita: dalla sua nascita, un paio di mesi fa, ha raggiunto i 300 iscritti. Non solo quindi le famiglie che abitano tra via Villa Capra, via Calcara e via Astico. Ma anche persone che guardano oltre al proprio orticello, che sicuramente amano il verde e l’ambiente e che, probabilmente, non vorrebbero che una trasformazione urbanistica così importante desse il via ad altre, magari sotto le finestre di casa propria.
Paola Viero