Grandi novità per i giovani allievi sarcedensi pronti a tornare sui banchi si spera subito dopo Pasqua: è stato infatti ultimato l’allestimento di un ambiente di apprendimento innovativo nella scuola primaria di Sarcedo.
L’Istituto Comprensivo ‘T. Vecellio’, grazie ad un finanziamento del Piano Nazionale Scuola Digitale, Azione #7 – Ambienti Innovativi, aggiunge così un altro tassello al proprio progetto di innovazione e inclusione, coniugando in uno spazio condiviso strumenti tecnologici, quali la robotica educativa e il metodo Montessori, e aprendo così le porte ad un nuovo modo di fare scuola.
L’aula è un ‘laboratorio della scoperta’ dove ogni bambino, entrando in contatto con una vasta strumentazione, può sviluppare competenze linguistiche, logico matematiche, relazionali, creative sia in modo individuale che collettivo.
Con il finanziamento sono stati acquistati arredi e tutto il materiale didattico e con il contributo dell’Amministrazione comunale, sempre in ascolto dei bisogni della scuola, si è provveduto all’adeguamento dell’impianto elettrico, alla tinteggiatura e all’acquisto di tende che hanno permesso di rendere l’ambiente caldo ed accogliente, pronto ad essere luogo di crescita, di apprendimento e di inclusione per le piccole studentesse e i piccoli studenti di tutto l’Istituto.
“In un periodo come questo” – commenta entusiasta il Sindaco Luca Cortese – “abbiamo aiutato la scuola perché è essenziale dare una visione di futuro per l’istruzione e per i ragazzi”.
Soddisfazione espressa anche dalla Dirigente Scolastica Irene Bracone: “È un grande obiettivo raggiunto quello di essere riusciti a chiudere un progetto così importante nonostante le difficoltà legate alla situazione epidemiologica. L’adeguamento degli spazi e dei materiali scolastici e didattici ai nuovi bisogni educativi delle ultime generazioni delle alunne e degli alunni è importante affinché si sentano sempre accolti e stimolati nel loro percorso di apprendimento. È uno spazio in cui le bambine e i bambini potranno sperimentare materiale sensoriale da un lato, e tecnologico dall’altro, ampliando il campo di esperienze a loro disposizione, all’interno del quale i docenti formati in questi mesi, indirizzeranno e supporteranno ma mai precederanno i nostri ragazzi che si sentiranno libero di scoprire, sperimentare e anche sbagliare per poi cercare nuove soluzioni personali e originali”.
Marco Zorzi