Continuano gli investimenti dell’ULSS 7 Pedemontana per il potenziamento del Centro di Procreazione Medicalmente Assistita dell’ospedale di Santorso, che come noto è l’unica struttura pubblica di questo tipo attiva nella provincia di Vicenza: dopo l’ampliamento degli spazi, l’acquisto di nuove apparecchiature per un investimento di oltre 100 mila euro e il potenziamento dell’organico, viene ora istituita la nuova Unità Operativa Semplice Procreazione Medicalmente Assistita (PMA).

Responsabile della nuova struttura è stata nominata la dott.ssa Serena Manfè, che già da 10 anni lavora al suo interno. Originaria di Pordenone, la dott.ssa Manfè si è laureata con lode in Medicina e Chirurgia presso l’Università degli Studi di Padova, dove ha conseguito con il massimo dei voti anche la specializzazione in Ginecologia e Ostetricia, oltre ad un master universitario di II livello in Andrologia e Medicina della Riproduzione.

Proprio all’ospedale Alto Vicentino la dott.ssa Manfè ha sviluppato la sua carriera, a partire dal 2014, ottenendo lo scorso anno l’incarico di alta specializzazione come “Esperta di diagnosi prenatale” e collaborando con il Direttore dell’U.O.C. Ostetricia e Ginecologia, la dott.ssa Sara Fantinato, nella gestione e organizzazione delle attività cliniche del Centro di Procreazione Medicalmente Assistita.

«Sono felice per aver ricevuto l’incarico di Responsabile della U.O.S. Procreazione Medicalmente Assistita – commenta la dott.ssa Manfè -. Ringrazio il Direttore Generale dott. Bramezza e il Direttore della U.O.C Ostetricia e Ginecologia, la dott.ssa Fantinato, per la fiducia che mi hanno voluto accordare. Mi accingo a continuare il lavoro iniziato in questi ultimi mesi, sperando di raggiungere traguardi importanti, insieme a tutto l’eccellente team con cui lavoro».

«Come Direzione abbiamo investito molto nell’ultimo anno e mezzo sul Centro di PMA dell’ospedale di Santorso – commenta il Direttore Generale dell’ULSS 7 Pedemontana Carlo Bramezza -, che come noto è la struttura di riferimento per l’intera provincia. Formalizzare la presenza di una Unità Operativa Semplice dedicata a tale attività è un modo per riconoscerne l’importanza e valorizzarla ulteriormente, e abbiamo grande fiducia nelle capacità della dott.ssa Manfè che in questi anni ha portato un prezioso contributo professionale sia in termini di competenze scientifiche, sia per la capacità di relazionarsi con i pazienti su un tema tanto delicato».

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