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Santorso. Il Comune: ‘va tutto bene’, ma sui social monta la rabbia: ‘Mio padre è intubato’

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Problemi di comunicazione nel Comune di Santorso, con il sindaco Franco Balzi che, appena rientrato al lavoro dopo la convalescenza per aver preso il coronavirus, ha divulgato un comunicato indicando l’assenza di situazioni critiche da covid-19, lasciando la situazione di Villa Miari tra le ultime righe e mandando su tutte le furie la figlia di un paziente definito “critico” proprio dai medici.

La comunicazione, che annuncia “nessuna presenza di situazioni critiche”, è rimbalzata sui social, innescando una serie di commenti e condivisioni che fanno capire che no, non va tutto bene.

Centro Covid a parte, con l’ospedale ‘trasformato’ per essere il punto di riferimento per la provincia, non è sfuggita la parte finale del comunicato, che annuncia la presenza di 26 ospiti positivi al Covid-19 e 17 operatori a Villa Miari, definendo la situazione “di forte criticità”.

In molti si sono chiesti, quindi, che senso avesse quella comunicazione, dimostrando di non condividere messaggi che puntano ad essere solo rassicuranti, ma a risentirsi è stata in particolare la figlia di un residente di  Santorso che si trova, a detta della donna, “intubato e sedato da 2 settimane perché non riesce a respirare da solo perché è sempre sotto il limite e i dottori ogni mattina alle 11 ci dicono ‘ci dispiace abbiate pazienza è ancora critico’.  Che cosa è? Eppure vive a Santorso da quando è nato”.

La donna, a cui va tutta la nostra vicinanza,  quindi invita ad una riflessione: “Se fingiamo che vada sempre tutto bene per non allarmare la gente, poi ci sarà sempre il menefreghista che evaderà le regole e magari, essendo infetto, andrà ad ammalare senza volerlo nè saperlo una persona più debole. E’ giusto che il resto della gente sappia che ci sono casi gravi”.

Ed è doveroso riflettere su questo tipo di comunicazioni istituzionali, chiedendosi se preferibile conoscere una mezza verità solo per dire ‘andrà tutto bene’, o se non sia piuttosto meglio conoscere la verità, per poter agire con responsabilità. “Restate a casa” è l’invito che si sente da settimane ma, come denunciano in molti, troppe sono state le persone a zonzo, la cui presenza è stata segnalata ad amministratori e forze dell’ordine perché potessero intervenire.

di Redazione AltovicentinOnline