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Santorso. “I problemi mentali non si curano solo con i farmaci e con il contenimento fisico”. Sei anni dalla morte di Eugenio Carpanedo

RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO

Venerdì 24 marzo 2017, sei anni fa, è morto Eugenio Carpanedo, cittadino di Schio, nel reparto di Psichiatria dell’Ospedale di Santorso  durante un incendio, scoppiato quella notte.

In quella circostanza tutti i degenti riuscirono a salvarsi, tranne Eugenio, forse perché legato al suo letto, o troppo sedato.

E’ da oltre tre anni che si sta celebrando il processo al Tribunale di Vicenza e noi di “Cittadinanza e Salute ODV” (associazione ammessa come Parte Civile) desideriamo in questa ricorrenza della sua morte, mantenere vivo il ricordo di Eugenio come una persona mite, buona e benvoluta dai suoi concittadini, nonostante la sua sofferenza mentale. Molti di noi, soci di “Cittadinanza e Salute” e del “Comitato” che porta il suo nome, stiamo seguendo ogni fase processuale, perché vorremmo fosse fatta piena luce su questo tragico evento e siano individuati i veri responsabili.

Dai dati in nostro possesso (forniti dall’Ulss7) non possiamo tacere sul fatto che la contenzione fisica , degradante e disumana, è praticata in tutti gli SPDC della provincia di Vicenza. Inoltre la cura psichiatrica si sta sempre più concentrando sui farmaci mentre vengono progressivamente ridotte le risorse per lo sviluppo dei servizi territoriali che rappresentano l’unica cura efficace.

Arch. Fernando Pretto . Presidente “Cittadinanza e Salute ODV”

Bruna Lanaro del “Comitato Eugenio Carpanedo” – Schio