La chirurgia robotica entra a far parte delle dotazioni all’avanguardia dell’ospedale di Santorso e più precisamente del reparto di Ortopedia, dove nei giorni scorso è stato consegnato in comodato d’uso un robot chirurgico per gli interventi di protesi parziali di ginocchio. Il tutto nell’ambito di un progetto sperimentale del valore di circa 50 mila euro finanziato dalla Fondazione FabbricareSalute.

I primi interventi sono già stati eseguiti nei giorni scorsi dall’équipe guidata dal dott. Andrea Micaglio, direttore dell’U.O.C. di Ortopedia dell’ospedale Alto Vicentino, che spiega così i benefici di questa tecnologia: «I vantaggi della chirurgia robotica negli interventi di protesi sono molteplici. Innanzitutto vi è una maggiore accuratezza nel rispettare il piano preoperatorio che viene programmato sulla base dell’immagine tac preoperatoria. Questo permette di studiare la meccanica articolare e valutare la migliore soluzione, assicurando la massima accuratezza nel posizionamento e allineamento della protesi. Inoltre durante l’intervento vi è la possibilità di valutare, tramite il computer, la tensione legamentosa e il corretto movimento della protesi con la massima precisione garantita dal software. In questo modo possiamo essere certi di rispettare al meglio la biomeccanica del paziente.

L’utilizzo del robot non vincola però il chirurgo a valutare, in corso d’opera, possibili aggiustamenti al planning operatorio se ve ne fosse la necessità. Un altro beneficio importante riguarda inoltre una più rapida ripresa post operatoria, data dal fatto che l’intervento con il robot tende a essere più conservativo: anche in questo caso a fare la differenza è la garanzia della massima precisione, in questo caso nel taglio, che significa rispettare e mantenere il più possibile i tessuti sani e minimizzare il sanguinamento».

Complessivamente il progetto prevede lo svolgimento di 22 interventi entro la fine dell’estate: l’esperienza acquisita e gli esiti clinici saranno valutati e condivisi con la Regione Veneto, per valutare se dare poi continuità all’utilizzo di questa tecnologia.

«Voglio sottolineare l’approccio di grande rigore e pragmatismo che è stato adottato con questo progetto, d’intesa con FabbricareSalute e con la Regione Veneto – sottolinea il Direttore Generale dell’ULSS 7 Pedemontana Carlo Bramezza -. Innanzitutto abbiamo ottenuto dall’azienda produttrice di mantenere il costo delle protesi per l’utilizzo del robot invariato rispetto a quelle standard, dunque senza aggravio di costi per il sistema sanitario regionale: l’unica spesa aggiuntiva riguarda i  materiale monouso di consumo  per le sedute operatorie e la presenza in sala di un ingegnere clinico, che saranno appunto coperti da FabbricareSalute, grazie al sostegno di un gruppo di imprenditori del territorio che vorrei ringraziare pubblicamente per la vicinanza che ancora una volta dimostrano all’ospedale Alto Vicentino e alla nostra Azienda, con l’unico interesse di contribuire a migliorare sempre di più la capacità di presa in carico dei pazienti».

In particolare il progetto è stato sostenuto in primis da Fiorenzo Sbabo di Sisma SpA, Roberto Spezzapria di Compagnia Siderurgica SpA, Laura Dalla Vecchia di Polidoro SpA, Marcello Cestaro – Gruppo Unicomm e Pietro Sottoriva di Enodia Srl, ai quali si sono aggiunti numerosi altri sostenitori.

«Come FabbricareSalute – spiega il presidente Pietro Sottoriva – siamo felici e orgogliosi di avere contribuito al finanziamento di uno strumento così innovativo per la chirurgia ortopedica all’ospedale di Santorso, che oggi consente di effettuare interventi più precisi e meno invasivi. Proposto dal primario dell’UOC Ortopedia e Traumatologia dott. Andrea Micaglio e condiviso dalla direzione strategica dell’ULSS7 Pedemontana, questo progetto rappresenta sicuramente un importante passo verso un’assistenza sanitaria sempre più di qualità, che migliora il benessere dei pazienti e ne accelera il recupero funzionale. È davvero un onore poter supportare l’equipe guidata dal dott. Micaglio in queste procedure robotiche che portano risultati clinici tangibili e, cosa importante, benefici ai pazienti nel loro percorso terapeuticoL’obiettivo di FabbricareSalute è ora quello sostenere lo sviluppo della chirurgia robotica anche nella chirurgia di spalla e caviglia, che sono per ora in fase di sperimentazione, con l’intenzione di poter portare prima possibile queste innovazioni anche nel nostro territorio».

Proprio sulle prospettive future della tecnologia robotica per gli interventi di protesi si sofferma il dott. Micaglio: «Sappiamo bene quando l’innovazione continua sia una necessità in medicina e questo vale naturalmente anche per la chirurgia, dove la tecnologia robotica sarà sempre più impiegata. A questo riguardo voglio evidenziare che il progetto nasce già pensando ai possibili sviluppi futuri, in quanto il robot sul quale stiamo facendo esperienza non è l’unico sul mercato, ma è quello con la maggiore casistica a livello mondiale e soprattutto presenta importanti possibilità evolutive perché oltre che per la protesica di ginocchio parziali e totali, può essere impiegato anche nella protesica di anca e, attualmente, è nella fase di sperimentazione il suo impiego anche per quelle di spalla e caviglia. Si tratta dunque di un sistema non solo all’avanguardia, ma anche il più completo per gli sviluppi futuri sui quali noi puntiamo».

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