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Santorso. C’è il nuovo primario di Neurologia

Roberto Bombardi è il nuovo direttore della Neurologia dell’Ospedale Alto Vicentino, dove dal 1 aprile sostituirà il dott. Flavio Sanson che dal mese prossimo sarà in pensione.

55 anni, originario di Ferrara, il dott. Bombardi vanta nel suo curriculum ben due lauree: la prima in Medicina e Chirurgia all’Università di Ferrara, dove ha anche conseguito la specializzazione in Neurologia, la seconda in Ingegneria Informatica presso il Politecnico di Milano.

Sul piano professionale, in qualche modo quello del dott. Bombardi è un ritorno a casa: negli ultimi tre anni è stato infatti direttore dell’U.O.C. di Neurologia presso l’ULSS 2 Marca Trevigiana, ma in precedenza per ben 19 anni ha lavorato in quella che era l’allora ULSS 3 Bassano del Grappa, ricoprendo l’incarico di responsabile di tre diversi ambulatori specialistici: per la sclerosi multipla, per i disturbi del movimento e per le malattie neuromuscolari.

Parallelamente, per oltre dieci anni ha collaborato con le Università di Padova e di Verona in qualità di docente ed è autore di numerose pubblicazioni scientifiche nazionali e internazionali.

«Sono certo che il dott. Bombardi saprà ben inserirsi nell’ospedale di Santorso, commenta il Direttore Generale Carlo Bramezza, dove troverà un ospedale in grande fermento, nel quale c’è una grande voglia di crescere sia sul piano professionale sia su quello dei servizi e delle metodiche per l’assistenza ai pazienti. Voglio inoltre ringraziare il dott. Sanson per il grande contributo sia professionale che umano in tanti anni di servizio, culminato nell’ultimo periodo in cui ha assunto anche la Direzione Medica dell’ospedale Alto Vicentino».

Da parte sua,  Bombardi conferma di arrivare con tanto entusiasmo: «Sicuramente questo è un periodo di grande innovazione per la Neurologia e l’ospedale di Santorso che ha già dimostrato di essere un ospedale estremamente innovativo, come dimostra ad esempio l’attivazione da oltre un anno del sistema Rapid per la diagnosi ultrarapida dell’ictus ischemico, un sistema che conosco molto bene in qualità di componente della Commissione regionale per l’Intelligenza Artificiale in Sanità. Ci sono inoltre terapie innovative per le emicranie e c’è tutto il tema della telemedicina, che ho già avuto modo di sperimentare negli ultimi due anni all’ospedale di Conegliano con ottimi risultati, perché è evidente il vantaggio di poter effettuare i controlli a casa per pazienti affetti da patologie come il morbo di Parkinson, la sclerosi multipla o comunque con difficoltà neuromotorie importanti. Sicuramente, in un ospedale moderno come Santorso, ci sarà modo di introdurre importanti novità a beneficio di tutti i pazienti».