“Io sto con Mimmo”. Lo dice apertamente Franco Balzi, sindaco di Santorso, all’indomani della bagarre mediatica esplosa a seguito dell’arresto per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina del suo collega Domenico Lucano, sindaco di Riace.
Balzi sostiene il suo pensiero senza contestare direttamente il ruolo supremo della magistratura, ma con la consapevolezza di prendere una posizione decisa in merito ad un tema particolarmente sentito. E’ risaputo infatti, che proprio lui sia stato uno dei primi sindaci, nei mesi ‘caldi’ dell’emergenza immigrazione, ad aver agito in modo concreto, mettendo in campo idee ed azioni che, in Alto Vicentino, sono riuscite ad arginare un problema che avrebbe rischiato di turbare i cittadini del territorio.
Ora, davanti all’arresto di Lucano per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, Balzi ha voluto dire la sua, ponendosi contro il ministro dell’Interno Matteo Salvini, ma senza contestare la procura di Locri, che dopo mesi di indagini ha deciso l’arresto.
“Non è semplice, almeno per me, esprimermi sulla questione esplosa sui media, (e poi sui social) legata all’arresto di Mimmo Lucano, sindaco di Riace – ha commentato Balzi – Leggo, con sempre maggiore fatica, commenti a 360 gradi. Tutti sembrano sapere e
Errori e forzature che lo scrittore e giornalista Roberto Saviano ha giustificato con la “disobbedienza civile, l’unica arma per difendere i diritti di tutti” e che Balzi, però, contesta: “Il rispetto della legalità non è una variabile indipendente, che ciascuno interpreta a titolo personale. E non escludo che Mimmo, per presunzione o generosità, abbia potuto forzarne l’interpretazione o l’applicazione. E se lo ha fatto ha sbagliato. Su questo voglio essere chiaro. Cosi come continuo a credere ad una magistratura che, in piena autonomia, senza alcun condizionamento o forzatura politica di parte (e spero sia davvero così), debba svolgere la propria funzione. Però questo non cancella tutto il resto. E non autorizza a questa campagna denigratoria, costruita e sostenuta da qualcuno con evidenti interessi di parte. Mimmo ha dato molto per le persone fragili, per quei poveri a cui il Vangelo ci richiama, per quegli stranieri a cui ci è stato chiesto di aprire le porte. Ha messo in gioco tutto se stesso, mettendoci tempo, energie, salute. A Riace ci sono stato di persona, alcuni giorni. Ho visto, ascoltato, approfondito. Ed è ridicolo solo il pensare che lo abbia fatto per interesse personale. Chi spara condanne nei suoi confronti lo fa in modo disonesto, senza sapere o conoscere. O perché vuole trarne un beneficio politico o elettorale. E questo è disgustoso. Io sto con Mimmo: il mio cuore e la mia testa mi dicono che lui sta dalla parte giusta”.
Ma non tutti la pensano così
Secondo Giovanni Casarotto, sindaco di Thiene, la legge è al primo posto, anche quando le opinioni personali discostano. “Se un prete, o il rappresentante di un’associazione umanitaria, agiscono contro la legge per portare a termine un loro progetto, posso anche capirlo. Ma quando a farlo è il rappresentante di un’istituzione, come nel caso nostro che siamo sindaci, allora la legge va rispettata sempre e comunque. Io stesso, sono un essere umano e ho i miei pensieri. Su alcuni argomenti non condivido le regole stabilite dalla legge, ma non mi permetterei mai di contravvenire. Come sindaco ho il dovere di rappresentare lo Stato e rispettare tutte le sue leggi”.
Anna Bianchini