Reti anti-suicidio sullo storico ponte ed un ponte nuovo di zecca per la sicurezza del traffico veicolare.
E’ la soluzione del comune di Roana a ben due problemi che da anni circondano il famoso (e bellissimo) ponte ad arco, troppo spesso protagonista di fatti di cronaca a causa delle tante persone che lo scelgono come teatro finale delle loro tragedie personali.
Il ‘rifacimento’ del ponte però, è necessario anche per lo scorrimento in sicurezza del traffico, visto che l’età comincia a ‘pesare’ sulla struttura e la carreggiata è troppo stretta per ospitare in modo confortevole l’alto numero di veicoli che ci transitano sopra ogni giorno.
“Il ponte ad Arco ha circa 100 anni ed è insufficiente e non atto ad accogliere le esigenze del traffico di oggi – ha spiegato Valentino Frigo, sindaco di Roana – E’ vecchio e pensiamo non sia del tutto sicuro, anche se non c’è nessun pericolo imminente, ma soprattutto ha bisogno di essere ‘allargato’, per fare spazio ai mezzi moderni. Oggi anche le auto ci passano a fatica. Il ponte ad arco sarà dismesso al traffico e rimarrà solamente ciclabile”.
Non è servito il crollo del ponte Morandi di Genova però a far muovere l’amministrazione locale, infatti già qualche mese fa il primo
cittadino si era rivolto alla Provincia per chiedere di intervenire su un nuovo progetto per il ponte.
“Si lavora in due direzioni – ha sottolineato Frigo – Per quanto riguarda il ponte ad arco, che vogliamo mettere in sicurezza per evitare suicidi, andranno in esecuzione alcune reti di protezione. Pensiamo di riuscire a farlo già in ottobre, con un costo che si aggira tra i 300 e i 400mila euro, a carico della Provincia, che è proprietaria della struttura, ma con la nostra partecipazione. Il progetto delle reti è in fase di studio insieme alle Belle Arti, che vincolano il ponte”.
Per il traffico invece è in fase di valutazione e approvazione un progetto nuovo di zecca.
“Abbiamo proposto un ponte nuovo – ha concluso il sindaco Frigo – Dovrebbe essere posizionato vicino a quello già esistente o al limite siamo anche disponibili a vederlo realizzato in un altro posto, in base alle esigenze. Nel giro di qualche anno sarà probabilmente pronto ma per quanto riguarda il costo non abbiamo ancora dati sicuri”.
Anna Bianchini