“Desidero integrarmi onestamente nella vostra città senza chiedere l’elemosina!!! Da oggi terrò pulite le vostre strade”.
Ad aver posizionato una serie di cartelli, distanziandoli di qualche decina di metri, è un profugo nero come la notte, di età compresa tra i 25 e i 35 anni.
La foto è stata scattata a Roma da una nostra lettrice di Schio, che è rimasta colpita dall’iniziativa dell’uomo di origini africane, che da qualche tempo si muove in un tratto di strada che conduce alla Luiss Business School in corso Nomentana nella capitale e con tanto di scopa e sacchi dell’immondizia tiene pulita la strada da foglie, ramaglie e ogni tipo di immondizie.
Giulia Maria Negrin, consulente d’azienda di Schio e residente a Cogollo del Cengio, è rimasta folgorata da tanto zelo, ma soprattutto dalla esplicita richiesta dell’uomo di voler entrare a far parte a pieno titolo della società.
“Lo vedevo da qualche giorno e mi sono soffermata ad osservarlo – ha spiegato Giulia Maria Negrin – E’ comparso quando hanno
Ma la cosa che ha colpito la nostra lettrice, che è una di quelle persone che non si fanno trasportare dall’ideologia ma si fermano a riflettere anche a costo di mettere in discussione la propria posizione, è il significato ‘sociale’ del cartello e dell’impegno dell’uomo.
“Chi mi conosce sa che sono contraria all’immigrazione incontrollata che c’è in Italia – ha sottolineato G.M.N. – Ma questa è la prima volta che ho visto con i miei occhi un rifugiato che sta chiedendo di far parte di una comunità e per sentirsi già parte, ha cominciato da solo a lavorare, facendo quel che è stato in grado di fare e impegnandosi al meglio per farlo”.
Il cartello infatti parla chiaro: niente elemosina, ma solo un piccolo contributo, anche solo di centesimi, per comperare gli attrezzi per lavorare.
“Per va una persona così va premiata”, ha concluso Giulia Maria Negrin.
A.B.