di Federico Piazza

Viacqua fa il punto sulla situazione dei progetti relativi alle infrastrutture idriche nell’Alto Vicentino finanziati con il PNRR. Questione importante, visto che mancano 18 mesi alla scadenza per chiudere e rendicontare i cantieri PNRR, prevista a giugno 2026. Sembra lontana, ma non lo è. Soprattutto quando si parla di opere pubbliche:
La scadenza del PNRR di metà 2026 è tassativa per tutte le misure, non solo in ambito idrico. A meno che nel frattempo non vengano concordate deroghe tra Stati membri e Unione Europea. Questione che potrebbe porsi a livello nazionale, visto che secondo la recente relazione semestrale della Corte dei Conti, al 30 settembre 2024 l’Italia ha complessivamente speso solo il 30% dei fondi Pnrr (57,7 miliardi su 194,4). Il problema è che se non si conclude tutto nei termini, le regole del Pnrr prevedono che si perda l’intero finanziamento, con l’obbligo di restituire quanto speso.
Venendo ai progetti in corso sulle infrastrutture idriche nell’Alto Vicentino, per il blocco di interventi di miglioramento della rete fognaria dell’agglomerato urbano di Thiene (valore complessivo di 2,2 milioni di euro) ad oggi è stato speso il 45% degli 1,5 milioni di euro di fondi assegnati dal Pnrr.
Lo stato di avanzamento maggiore si registra a Isola Vicentina, dove è già stato liquidato l’81% del milione di euro di risorse PNRR per i lavori sulle fognature (valore complessivo degli interventi di 1,3 milioni di euro).
Il territorio dell’Alto Vicentino è poi interessato anche da cantieri mirati a ridurre le perdite idriche della rete degli acquedotti. Dove mediamente è stato speso circa il 40% dei fondi PNRR.
Nel bacino di sua competenza, che comprende 67 Comuni con una popolazione servita di circa 545mila abitanti, Viacqua si è aggiudicata in tutto 22,5 milioni di euro in quota PNRR. Di questi, aggiorna una nota aziendale, ad oggi ne sono stati spesi 7. Vale a dire circa il 30%.
Nello specifico, per la misura relativa alla riduzione delle perdite idriche i fondi Pnrr ammontano a 9,8 milioni di euro (su in valore totale dei progetti di 12,3 milioni). Mentre per la realizzazione di una nuova linea di essiccazione dei fanghi di depurazione dell’impianto di Casale a Vicenza il Pnrr copre 9,3 milioni di euro su un totale di 21 milioni di investimenti. Infine, per quanto riguarda le reti fognarie, oltre che a Thiene (PNRR: 1,5 milioni) e a Isola Vicentina (PNRR: 1 milione) è in corso un blocco di interventi anche nell’agglomerato urbano di Vicenza, con lavori per quasi 4 milioni euro di cui 1 milione di finanziamenti PNRR (73% dei fondi spesi).

Commenta il presidente di Viacqua, Federico Ginato: «L’avanzamento di queste opere è segno di un’azienda sana che ha ben chiari i propri obiettivi industriali, ma anche quelle che sono le esigenze di un territorio eterogeneo dove, ad esempio la fascia pedemontana e montana beneficia di acque di altissima qualità, ma condotte che perdono fino all’80% di quanto viene immesso in rete. Di contro, in pianura si arriva a livelli di perdite al di sotto del 20%, ma il grande acquifero che la serve sconta la presenza di numerose fonti di pressione che rischiano di compromettere quantitativi enormi di acqua. Intercettare il maggior numero di risorse finanziarie disponibili per realizzare le opere necessarie significa calmierare anche i costi delle bollette. Anche per questo ci siamo fortemente concentrati sui bandi PNRR, poiché si tratta di risorse che non incidono sulla bollettazione, permettendo al tempo stesso di svincolare capitali per ulteriori interventi».

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