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Piovene. Trasferimento per il monumento Ana al vecchio cimitero

Gli alpini del gruppo di Piovene Rocchette appendono momentaneamente al chiodo il loro emblematico cappello con penna nera e imbracciano attrezzi da lavoro. La causa è nobile: dare nuova vita all’entrata del vecchio cimitero del paese.

Automobilisti che vanno e vengono dalla Valle dell’Astico, ciclisti fermi al semaforo durante il loro giro domenicale, anziane dirette ai banchi del mercato del venerdì mattina. Chiunque passi per Piovene non può non costeggiare l’alto muro dell’ex cimitero, che pure non lascia intravedere il suo interno.

La ricchezza storica che racchiude è immane. Dall’età napoleonica a quando 50 anni fa venne abbandonato si sono accumulati iscrizioni, sculture, decorazioni artigianali in pietra e in ferro, volti impressi su rilievi e foto consumate dal tempo. Ma ciò che sta particolarmente a cuore agli alpini della sezione di Vicenza sono le lipidi dei caduti cui ora si aggiunge un nuovo monumento in loro ricordo.

Posto di fronte all’entrata vicino a quello dei caduti della marina, il monumento degli alpini è stato trasferito dalla sede del gruppo all’Angelo mattone dopo mattone, come lo aveva progettato lo stesso artista del “Cristo” del Monte Summano. L’intento è di dargli maggiore visibilità, specialmente durante le manifestazioni che coinvolgono tutta la comunità.

Eleonora Sartore