Ancora una volta il Monumento ai Caduti richiama a sé Piovene Rocchette. L’occasione, quella del 4 novembre, porta tutti i presenti alla preghiera per quei soldati che hanno dato la propria vita per il Paese, “esprimendo gratitudine alle Forze Armate”, ha sottolineato il Sindaco Erminio Masero, “il passato ci deve aiutare a comprendere il significato del presente e di come la libertà e la pace conquistate allora, ancora oggi, devono essere consolidate. L’impegno di tutti noi è costruire amore per la vita, per la democrazia, il rispetto per tutti, aiutando i più bisognosi”.
La Storia ricorda sempre quante vittime lasci dietro sé una guerra. “In queste occasioni ci troviamo per ricordare il passato-continua il Sindaco Masero- Momenti che diventano sempre più difficili quando, attualmente, si stanno combattendo conflitti che possono avere conseguenze mondiali. E questo è molto preoccupante. Guerre di oggi che, come un tempo, oltre ai soldati chiedono un alto sacrificio in termini umani: per questo diamo tutto il nostro sostegno e la nostra solidarietà a quelle popolazioni che stanno vivendo l’orrore della guerra. Vogliamo sostenerle non con le armi ma con l’impegno di fare tutto ciò che è possibile affinché si possa trovare un dialogo di pace”.
Il via alla cerimonia con la messa celebrata nella Chiesa di Santa Maria in Ara Coeli dove don Romeo ha richiamato l’esigenza di “una fede che possa far leva su Dio affinché smuova le volontà umane e che interceda per mettere fine alle sofferenze della gente innocente che si trova travolta da logiche di potere. In questo momento storico ricerchiamo la ragione della gratuità: il bene sublime che va oltre ai propri interessi”. A rito religioso concluso, è stata poi la volta del Corteo sfilato lungo le vie del paese sino a Piazzale Vittoria. Presenti le Associazioni di Piovene Rocchette: il Gruppo Alpini, l’Associazione Combattenti e Reduci, l’Associazione Nazionale Carabinieri , l’Associazione Marinai d’Italia e l’A.i.d.o., oltre al Consiglio Comunale dei Ragazzi.
Nel mezzo l’omaggio a due Concittadini, Ulisse Dellai e al Caporale degli Alpini Francesco Bernardi caduti in tempi di guerra, con la deposizione di due corone d’alloro dinnanzi al Municipio. Poi l’arrivo in Piazzale Vittoria, dove il corteo è stato accolto dal Gruppo Polifonico di Flauto dolce dell’Istituto Comprensivo Statale ‘A. Fogazzaro’ per la deposizione della corona d’alloro al Monumento ai Caduti.
E sul cosa col 4 Novembre si va a celebrare lo ha voluto ricordare il Sindaco Erminio Masero, all’ombra del Monumento ai Caduti: “il ricordo della vittoria conseguita dalle truppe italiane nel 1918, che segnò la fine della Prima Guerra Mondiale che ha toccato il cuore delle nostre famiglie, perché combattuta dai nostri soldati che non erano altro che i nostri giovani-continua-Il prezzo pagato per quella guerra fu di oltre 4 milioni di giovani mobilitati, 250mila dei quali appena diciottenni, 600mila i morti, 1.5 milione feriti e 400mila civili che avevano abbandonate le proprie case sulla linea del fronte. Una guerra che costò 10 milioni di morti: tra loro anche i figli di Piovene Rocchette. Morti per realizzare una Patria più grande, fatta di pace, libertà, democrazia, civile convivenza, sicurezza sociale ed economica a tutti i suoi abitanti-conclude il Sindaco Erminio Masero-Per questo, non solo oggi ma sempre, quando sostiamo di fronte a questo monumento leggiamo i nomi incisi sul marmo e pensiamo al sacrificio che hanno dato. Ricordiamo inoltre i giovani militari morti in servizio di pace all’estero e tutti i soldati italiani lontani da casa. Nuovamente, infine, rinnovo la gratitudine alle Forze Armate per il loro importante contributo in difesa dei valori democratici della pace e della libertà”.
I giovani: “dobbiamo riflettere sul valore della Pace”
Al fianco del Sindaco Masero e dell’Amministrazione Comunale di Piovene Rocchette anche il Consiglio Comunale dei Ragazzi con la giovanissima Sofia, Sindaco dei Ragazzi: “in questo giorno il nostro pensiero va a coloro che sacrificarono la propria vita in nome di una Piovene Rocchette più grande. Per fortuna la nostra generazione non ha mai vissuto in prima persona una guerra ma credo che, soprattutto per noi giovani, sia importante riflettere sul valore della pace. Diventa importante fermarsi a riflettere perché stiamo vivendo in un momento storico dove conflitti cruenti stanno provocando la morte di tantissime persone e che mettono a rischio i valori su cui si fonda la nostra società. La guerra non risolve i problemi, anzi, li aggrava e la soluzione si trova col confronto e col dialogo. La violenza genera solo altra violenza e odio. Vorrei che questa giornata servisse a far riflettere i potenti e a convincerli che bisogna assolutamente porre le basi per un mondo più giusto, rispettando i diritti di tutti. Così il sacrificio di chi ha dato la vita per un bene più grande non sarà stato inutile”.
a cura Ufficio Stampa Comune di Piovene Rocchette