È stata inaugurata sabato pomeriggio al centro parrocchiale di Piovene Rocchette la mostra ‘Del sangue e della pietà’, raccolta di preziosi oggetti accomunati dal tema dell’assistenza sanitaria a Piovene durante la prima guerra mondiale.
Una mostra che ha visto la collaborazione di decine di storici del centenario di Piovene e del comitato per le manifestazioni della grande guerra di Cogollo del Cengio, che hanno raccolto e messo a disposizione centinaia di reperti di provenienza medico-chirurgica sia italiana che austro-ungarica, utilizzati per i feriti in battaglia, tra cui bende, cassettine con i medicinali, reperti della croce rossa, strumenti chirurgici e addirittura un apparecchio per l’elettrochoc. Uno stand è stato dedicato in particolare ai reperti utilizzati dai religiosi, come messali, crocifissi ed un piccolo contenitore per l’olio dell’estrema unzione.
Tutto è nato, ha spiegato una delle curatrici della mostra, Diana Sperotto, dal monumento ossario presente nel cimitero vecchio del paese, eretto in ricordo dei militari provenienti da tutta Italia morti nel 1916 nell’ospedale da campo 008 di Rocchette, avamposto di primo soccorso con 100 posti letto per i feriti della prima linea. ‘Tutta la provincia di Vicenza – ha spiegato la storica piovenese – diventò una città ospedale occupata, oltre che dai feriti provenienti dalle prime linee, da medici militari ed infermieri, e da dame di carità’.
‘E’ una mostra ben curata – ha detto il sindaco Erminio Masero durante il suo discorso di ringraziamento – e gli storici sono riusciti a tirare fuori dai cassetti delle nostre famiglie quello che per i nostri nonni aveva un valore immenso. Con essa ricordiamo il sacrificio di quei giovani’.
‘La nostra intenzione – ha detto infine il coordinatore principale della mostra Giovanni Laghetto di Cogollo – era quella di parlare di guerra senza parlare di guerra, ma di puntare l’obiettivo sul mondo dell’assistenza medica sul fronte bellico, portando alla luce anche argomenti pochissimo trattati come l’utilizzo dei cani della sanità per il recupero dei feriti, o la presenza dei parroci che portavano conforto ai moribondi’.
La mostra sarà aperta fino al primo maggio grazie alla collaborazione del gruppo alpino di Piovene domenica e festivi dalle 10 alle 12.30 e dalla 15 alle 18. Da lunedì a sabato apertura dalle 15 alle 18. Per info 0445/696450.
Marta Boriero