Lotta al gioco d’azzardo a Piovene Rocchette. Aumentato l’orario di stop alle macchinette ed inasprite le multe. Queste le nuove misure del sindaco Erminio Masero. “Siamo di fronte ad una emergenza, nel nostro paese c’è l’indice più alto di dipendenza da gioco”. Più di 16milioni di euro buttati via nelle slot presenti nel territorio di Piovene.
Un vizio che rende schiave le persone e che sfocia nella patologia. Questo il quadro reso noto dall’Ulss 7 Pedemontana, che porta il primo cittadino di Piovene ad inasprire le fasce d’orario nelle quali le slot machine devono rimanere spente. In qualsiasi ambiente, sala giochi o tabaccheria che sia, aumentando di quattro volte la multa al gestore che non rispetterà gli orari. “Rispetto ad altri Comuni a Piovene Rocchette le sanzioni andranno da 100 sino ad un massimo di 500 euro- dichiara il sindaco Masero- E’ doveroso rispettare un’ordinanza sindacale, così condivisa con tutta la Ulss 7 Pedemontana- continua- I malati di ludopatia sono in numero sempre più crescente. Io e tutti i miei colleghi sindaci abbiamo il dovere di tutelare i nostri cittadini”.
Una nuova misura sull’onda della nuova legge della Regione Veneto, dello scorso novembre, che fissava la chiusura degli apparecchi dalle 7 alle 9, dalle 13 alle 15 e dalle 18 alle 20. “A Piovene abbiamo aumentato queste fasce orarie- spiega sempre Masero- Come lo stesso provvedimento regionale ci permette di fare e proprio in relazione alla situazione locale, che ha visto il nostro Comune indossare la ‘maglia nera’ per giocate”.
Dalle sei ore di chiusura quindi, si passa a sedici ore nell’arco di un’intera giornata nelle quali le slot e vlt dovranno avere la spina staccata. Dalle 22 alle 10, dalle 13 alle 15 e dalle 18 alle 20. Resteranno quindi 8 ore libere di gioco. Sia nelle sale giochi autorizzate, con licenza rilasciata dalla Questura, che nei bar, nei ristoranti ed in ogni locale ove sarà presente una slot machine. “Sempre a Piovene, in più, abbiamo voluto inasprire le sanzioni- conclude il sindaco Masero- Aumentandone la soglia minima e passando dai 25 ai 100 euro, arrivando sino ad un massimo di 500”.
Maglia nera a Piovene, bruciati 16,35mln
Questa la somma complessiva che ha fatto indossare a Piovene Rocchette la maglia nera nel 2017, cristallizzata nei primi mesi dello scorso anno coi dati Aams (agenzia dogane e monopoli) resi disponibili dal gruppo editoriale Gedi. Con 8344 abitanti, ed un numero di apparecchi pressoché invariato, nel 2017 la spesa media è stata di 1959 contro i 1213 euro dell’anno prima (+61,5%). La spesa complessiva è stata di 16,35 milioni: 6,23 in più rispetto al 2016 (+61,56%). Allo Stato sono andati 1,65milioni di euro.
Scenario allarmante nell’alto vicentino, case vendute e suicidi per gioco d’azzardo
Famiglie sul lastrico, case vendute per risarcire i debiti ed infine chi si è tolta la vita, schiacciato dall’impotenza e dalla dipendenza create dal gioco d’azzardo. Un quadro reso noto dall’Ulss 7 Pedemontana ai sindaci competenti di territorio, ancora lo scorso fine novembre.
Uno scenario allarmante e desunto dagli accessi al servizio socio sanitario. Che potrebbe essere anche solamente una punta dell’iceberg, che non tiene conto di chi per vergogna non chiede aiuto.
“L’Ulss 7 Pedemontana sta assistendo ben 149 persone per gambling patologico e 10 familiari a cui è stata effettuata almeno una prestazione di counselling sul tema- questa la relazione che l’Ulss7 ha inviato a tutti noi sindaci, spiega ancora Masero- Dal profilo personale di queste persone emerge che:da un punto di vista economico, gran parte dello stipendio o pensione viene persa nel gioco; molte hanno consumato i risparmi di anni di lavoro e aperto dei finanziamenti che a stento riescono a coprire, diventando così dei cattivi debitori; alcuni individui hanno usato carte di credito o bancomat dei familiari, rubato denaro a parenti ed amici, venduto gli oggetti di valore della moglie e dei figli; una persona ha dovuto vendere il proprio appartamento per risarcire di 90mila euro alla madre; un’altra persona si è rivolta al servizio della Caritas per una consulenza finanziaria al fine di comprendere come rientrare da un debito di 80mila euro contratto con più finanziarie; a tre persone è stato nominato un Amministratore di Sostegno per aiutarli nella gestione del denaro e tutelarli da ulteriori debiti;altro grave problema è l’incidenza di suicidio tra i giocatori d’azzardo, in particolare nel servizio Sert sono state 3 le persone che, in questi anni, si sono tolte la vita”.
Paola Viero