Padre Christian Carlassare, 45 anni il prossimo 1 ottobre, sarà consacrato vescovo a Rumbek, capitale dello Stato dei Laghi in Sud Sudan, il prossimo venerdì 25 marzo. Il comboniano originario della parrocchia di Piovene Rocchette, dove vivono mamma Marcellina e papà Pierantonio, saluterà la sua comunità d’origine domenica 13 marzo e, poi, partirà alla volta del Sud Sudan dove il popolo attende a braccia aperte il suo “vescovo bianco” che porterà con sé il pastorale (il bastone del vescovo, ndr) realizzato in legno di noce da Roberto della frazione di Santa Caterina a Schio.
Padre Carlassare, nominato vescovo da Papa Francesco l’8 marzo dello scorso anno, aveva subito un attentato nella notte del 25 aprile 2021 – trenta minuti dopo la mezzanotte – quando hanno fanno irruzione nella sua canonica due uomini armati che prima lo hanno picchiato e poi gli hanno sparato quattro colpi di arma da fuoco raggiungendolo alle gambe. Ferito, in condizioni non gravi, il missionario era stato prima ricoverato nell’ospedale gestito dal Cuamm di Rumbek, e successivamente trasferito in quello della capitale Giuba e, infine, a Nairobi. Quindi il rientro in Italia dove ha portato, una volta finita la riabilitazione, la sua testimonianza lungo tutta la penisola.
Qualche settimana fa, in occasione della festa di Santa Bakhita nel Duomo di Schio, il vescovo Christian si era confessato: “Spero di poter tornar presto in Sud Sudan e stasera chiedo a Bakhita la grazia di saper perdonare e mettermi in ginocchio davanti a chi mi ha fatto del male come avrebbe fatto lei con i suoi rapitori e i suoi padroni. L’amore viene da Dio e se non perdoniamo non possiamo dirci discepoli del Maestro di Nazareth”.
La data scelta per l’ordinazione episcopale è significativa: il 25 Marzo è la Festa dell’Annunciazione a Maria da parte dell’Arcangelo Gabriele. “Il sì di Maria si intreccia con il sì del pastore per la sua Chiesa e il sì della Chiesa in cammino con il suo pastore”, ha spiegato padre Carlassare che ha scelto come motto episcopale “Omnes unum in Christo“, un invito accorato all’unità. Urgente più che mai nel nostro mondo.
Sandro Pozza