Da oggi la Pediatria dell’ospedale di Asiago può contare su una strumentazione in più per monitorare le condizioni di salute dei neonati: si tratta di un nuovo bilirubinometro, apparecchiatura che come suggerisce il nome viene utilizzata per misurare la bilirubina presente nel sangue.
L’apparecchiatura è stata donata dall’associazione Il Grande Cuore di Moreno ODV ed è stata presentata ufficialmente questa mattina, alla presenza del Direttore Generale dell’ULSS 7 Pedemontana Carlo Bramezza e del dott. Daviede Meneghesso, direttore della Pediatria degli ospedali di Bassano e Asiago.
Proprio il dott. Meneghesso spiega così l’importanza della donazione: «Questa apparecchiatura va a sostituire un modello precedente che avevamo in dotazione ad Asiago, rispetto al quale consente misurazioni più precise e allo stesso tempo una maggiore velocità di esecuzione dell’esame. Questi aspetti sono particolarmente importanti, in quanto il monitoraggio del livello di bilirubina viene fatto proprio nell’ottica di individuare tempestivamente eventuali condizioni di rischio al fine di trattarle precocemente, tipicamente tramite la fototerapia con lampade UV. Come noto l’ittero, ovvero la colorazione giallastra della pelle causata da un aumento della bilirubina nel sangue, è una condizione fisiologica del neonato, anche a termine: è dovuto alla degradazione dei globuli rossi del feto quando si formano i globuli dell’adulto ed è un ricambio naturale che succede nei primi giorni e settimane di vita. In alcuni casi tuttavia può diventare patologico, quando il ricambio avviene troppo velocemente o i prodotti della degradazione dei globuli rossi del feto non vengono eliminati: ciò può comportare dei rischi per la salute, incluso potenziali danni neurologici. Da qui l’importanza di misurare con precisione il livello di bilirubina».
Un risultato al quale l’associazione Grande Cuore di Moreno ODV è orgogliosa di avere contribuito, come spiega il presidente Bruno Pirocca: «L’Associazione è nata in ricordo di mio figlio Moreno, nato con una cardiopatia congenita molto complessa, per la quale è stato operato diverse volte, finché all’età di 15 anni ci ha lasciati per un’infezione al cuore. Insieme alla cardiologa che lo ha seguito e ad altre famiglie abbiamo deciso di dare vita all’associazione per aiutare le famiglie e i reparti di Cardiologia, ma all’ospedale di Asiago abbiamo deciso di offrire il nostro contributo alla Pediatria su suggerimento di un nostro socio che lavora all’ospedale dell’Altopiano. Colgo l’occasione per ricordare che chi volesse sostenere i progetti dell’Associazione può fare una donazione seguendo le indicazioni sul nostro sito Internet, www.ilgrandecuoredimoreno-onlus.it».