Seppur marginalmente toccato nel territorio dal passaggio della Pedemontana Veneta, il sindaco di Montecchio Precalcino, Fabrizio Parisotto scrive alla Regione: “Non deve essere a pagamento per i residenti”.
Passa indenne dunque il comune di Montecchio Precalcino dai lavori in corso per il tracciato della Pedemontana Veneta: “Sul nostro territorio non ha avuto un impatto profondo – specifica nel merito Parisotto – In quanto passa proprio a confine, in una zona dove non si sono verificati grossi disagi alla popolazione”.
Altra storia invece il dazio che i montecchiesi, e tutti i residenti dei comuni interessati dalla pedemontana, dovranno versare una volta conclusi e collaudati i lavori: “Ritengo ingiusto il pagamento del pedaggio a carico dei residenti, anche perché se uno da Montecchio va a lavorare a Marostica o a Bassano avrebbe un’incidenza disastrosa sull’economia familiare – continua Parisotto – La mia posizione l’ho espressa nero su bianco nella lettera che ho inviato in Regione, in cui inoltre specificavo che l’opera deve essere assolutamente finita quanto prima, perché è indubbio che il mancato completamento lascerebbe in pericoloso stallo la viabilità e la sicurezza”.
Pollice verso del sindaco Parisotto non solo al pedaggio, ma anche all’applicazione dell’addizionale Irpef regionale, per fascia di reddito, a discapito dei veneti: “Aumentare le tasse non è mai simpatico, ma a questo punto l’opera deve essere completata e se l’unica soluzione è fare un mutuo per aumentare le tasse, va bene, ma con attenzione a come vanno spesi i soldi: 220 milioni di tasse raccolte a fronte di circa 18 per pagare la rata del mutuo, la differenza deve essere ben spesa – conclude il sindaco di Montecchio Precalcino – Le responsabilità vanno comunque ricercate e non scaricate sui cittadini”.
Paola Viero