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Pedemontana. La Corte dei Conti boccia Zaia: no all’Irpef per completarla

Non sarà l’addizionale Irpef a carico dei cittadini, reintrodotta strategicamente proprio per completare l’infrastruttura, a pagare il salato conto della Pedemontana Veneta, la superstrada-autostrada che collega il trevigiano con Vicenza passando per l’Alto Vicentino.

La Corte dei Conti ha bocciato la soluzione di Luca Zaia, governatore della regione, cioè la manovra che prevedeva la rimessa in vigore dell’Irpef e la ridefinizione dell’accordo con la concessionaria Sis, incaricata della costruzione della Pedemontana.

Era stato il magistrato istruttore Antonio Mezzera a volere capire nel dettaglio l’istruttoria relativa al cantiere messo in piedi grazie ad un project financing. Cantiere che aveva subito dei rallentamenti fino ad arrivare allo stallo, interrotto solo grazie alla ‘soluzione Zaia’.

Alla base dei dubbi, l’impennata dei costi per realizzare l’arteria stradale, balzati dai 532milioni del 2009 agli oltre 7miliardi del 7 maro 2017, che rischia di violare consolidati principi comunitari, incidendo su elementi sostanziali della convenzione originaria e tali da snaturarne l’originario rapporto.

I rischi di cui si parla riguardano proprio i 300milioni in conto capitale garantiti dal gettito Irpef,  l’eliminazione dei pedaggi dalla remunerazione del contraente generale e l’introduzione di un canone di disponibilità. Punto cruciale quello del calcolo dei pedaggi, che era stato un elemento cardine nella stesura del contratto di project financing insieme al contributo da parte della Regione.

Parole dure anche per il Ministero dell’Ambiente, colpevole “di aver ignorato, a distanza di tre anni dall’approvazione del progetto definitivo, lo stato della sua evoluzione e ancora in attesa della trasmissione del progetto definitivo per l’avvio della procedura di competenza”.

Sono in  molti ad intuire che l’atteggiamento di Mezzera sottintenda un’accusa di violazione di norme da parte della Regione Veneto.

Ed è proprio Regione Veneto, in una nota, ad affermare: “In relazione alla lettera con cui la sezione centrale di controllo della Corte dei Conti rinnova le richieste di chiarimento sulle criticità già segnalate sulla passata gestione commissariale della Superstrada Pedemontana Veneta e con cui si concede una proroga fino al 30 giugno, la Regione del Veneto conferma che la redazione del documento è in corso di completamento, che i chiarimenti saranno precisi e puntuali per ciascuno degli argomenti trattati e che il materiale sarà inoltrato ben prima di tale data”. Dal governo regionale arriva anche la conferma dell’importanza della superstrada-autostrada Pedemontana, considerata strategica anche dal punto di vista economico in quanto indispensabile al sostegno delle economie di alcuni dei distretti industriali più forti d’Europa”.

 

 

 

A.B.