Viandante che fosse, o pellegrino, la storia narra di passi fatti sulla fede. Un sentiero che ancora, al giorno d’oggi, non cessa d’esistere e che si arrochisce di un nuovo cammino, che passa per Thiene. “Col Cammino delle Apparizioni, un itinerario storico e religioso, passando per quei tre luoghi dove vi fu l’apparizione della Madonna”. Con queste parole il sindaco Gianni Casarotto introduce quell’idea nata in seno al suo collega di Valdastico, Claudio Guglielmi.
Un cammino di poco meno di 100 chilometri, suddiviso in cinque tappe: da Thiene a Monte Berico con 24,5 km; da Thiene a Cogollo del Gengio con 18 km, arrivando a Brancafora in 21 km, andando poi a Caldonazzo in 17 km e giungendo a Montagnagna di Pinè in 17,5 km. Un percorso tra tra fede, storia e natura, che attraversa le diocesi di Vicenza, Padova e Trenta, coprendo due province.
“Tutto nato dopo l’essere stati accolto in un pellegrinaggio sulla via di Francesco – spiega così il sindaco Guglielmi – Rientrato si parlava del percorso che collega Monte Berico con Cogollo e da lì mi sono chiesto ‘perché non provare a collegare col sentiero che porta al santuario della Madonna di Pinè?’. La svolta decisiva quando ne ho parlato con Patrizia Zuccato: lei si è illuminata e, come suo stile, si è messa in moto e ci ha dato un grande sostegno affinché il ‘Cammino delle Apparizioni’ divenisse realtà”.
Un progetto che gode del patrocinio, tra gli altri, del Comune di Thiene, dell’OGD Pedemontana Veneta e Colli e ha trovato il sostegno del Lions Club Thiene Host, che ha contribuito tra l’altro con la creazione di una APP e con l’intera segnaletica, che a Thiene si realizza intanto con la posa della stele nel giardino del santuario dell’Olmo che avverrà domenica 13 maggio alle 11.30. Tutto parte da un’intuizione dal thienese Claudio Guglielmi, oltre a sindaco di Valdastico, un socio Lions e presidente dell’associazione “Cammino passo dopo passo”, costituita senza scopo di lucro, che da qualche anno si occupa della realizzazione del cammino di pellegrinaggio battezzato, appunto, con il suggestivo nome di “Cammino delle Apparizioni”. L’itinerario, che si compone nelle cinque tappe, verrà riconosciuto di volta in volta ad ogni pellegrino tramite un ‘pass’ apposito: la ‘credenziale’, ovvero un tesserino personale sul quale deve essere posto il sello (timbro) attestante il passaggio da Vicenza a Pinè (o da Pinè a Vicenza), attraversando luoghi di culto in cui vengono venerate le apparizioni di S. M. Vergine, più una ulteriore tappa di collegamento, da 14 km, fino a Trento.
Pronta l’App del pellegrino
“Tramite l’app, creata appositamente, si potranno trovare cenni storici del luogo che si sta visitando -spiega Patrizia Zuccato – Tramite la mappa si avrà la possibilità di avere sempre a portata di mano i punti religiosi, storici e di interesse. La praticità sta nell’offline: ovverò sarà possibile utilizzarla anche quando non c’è copertura di rete. Tramite l’app verranno segnalati gli ostelli dove è prevista una scontistica dedicata a quei pellegrini che ‘certificheranno’ il loro Cammino tramite i timbri sulla ‘credenziale’, a prova delle tappe sostenute”.
Tutto il percorso è facilmente consultabile sul sito www.associazionecamminopassodopopasso.org e, dal 27 maggio, su una APP per cellulari e tablet. Sarà riservata particolare attenzione al sistema di accoglienza guidata ed ospitalità predisposto ad ogni tappa. Al pellegrino, o viandante turistico, saranno indicati punti di ristoro presso trattorie e ristoranti convenzionati, strutture ricettive con alloggio per la sosta notturna, sia di carattere commerciale che di proprietà di vari ordini religiosi convenzionati.
E’ questa un’occasione di cammino in mezzo a luoghi percorsi dai nostri avi che in massa, spinti da fede e sentimento religioso, cercavano aiuto, conforto, ma anche l’occasione di ringraziamento per la protezione ricevuta in caso di fatti straordinari. Per noi rimane l’identità di pellegrinaggio che l’individuo fa alla ricerca di se stesso, condividendo passi, tempo ed esperienze con compagni di viaggio sconosciuti pronti a diventare, per qualche ora o giorno, i compagni della nostra vita. Può altresì essere considerato un percorso in mezzo alla natura, che attraversa luoghi di importanza storica vicinissimi alla nostra quotidianità, ma che non ci soffermiamo ad assaporare e ammirare, presi come siamo dall’affanno delle nostre giornate frettolose e tumultuose.
Il Cammino delle Apparizioni fa incontrare ai pellegrini molti capitelli, dedicati alla Madonna o a Santi che in modi diversi sono intervenuti con grazie e protezioni. Fra questi nel territorio di Thiene c’è il Capitello delle pastorelle, restaurato qualche anno fa, grazie agli interventi della Associazione Cammino Passo dopo Passo. Tra i cenni storici rilevanti ricordiamo che a Vicenza, nel 1428, la supplica collettiva alla Madonna aveva ottenuto la cessazione del flagello della peste che imperversava, seminando morti e sofferenza. Il popolo vicentino commosso e riconoscente Le eressero un Santuario a Monte Berico e dove era apparsa alla giovane Maria Pasini. Cominciarono da allora i pellegrinaggi a piedi alla Basilica di Monte Berico nel giorno della Natività di Maria. La gente partiva da tutta la provincia, con pane e fichi nella sporta, che venivano mangiati solo alla fine della S. Messa e fatto la Comunione, avendo rigorosamente rispettato il precetto del digiuno dalla mezzanotte.
Storia delle tappe
La prima tappa (percorrendo il Cammino da Vicenza a Pinè) arriva a Thiene, presso il Santuario della Madonna dell’Olmo dove, nel 1530, la Madonna apparve 3 volte consecutive a 3 pastorelle sopra una pianta di olmo. I Thienesi non credettero al loro racconto. Apparve, allora, ad un uomo povero e paralizzato, di nome Simone, che viveva poco distante, a Madonnetta di Centrale, dicendogli: ” Io ti ridò la salute per presentarti ai Thienesi perché credano”. Così avvenne e in località Olmo venne costruita una cappella alla Madonna, poi ingrandita e trasformata nell’attuale tempio con annesso Convento dei Cappuccini. La seconda tappa inizia dal piazzale dell’Olmo di Thiene per arrivare al Monastero della Resurrezione a Cogollo del Cengio, ex chiesa parrocchiale, ora sede di una Congregazione di suore che conservano il culto della Madonna di Lourdes, ivi rappresentata.Con la terza tappa si inizia a percorrere la Valle dell’Astico, passando da una sponda all’altra dello stesso. Quando si arriva ad un cippo che segna l’antico confine dell’Italia con l’Austria, il pensiero corre inevitabilmente ai tempi della prima guerra mondiale, alla tragedia di quelle genti costrette a sfollare a piedi o con mezzi di fortuna, trascinandosi dietro bambini, anziani, masserizie ed animali. E a tutti i nostri giovani caduti in quella guerra disumana di cui i molti monumenti dei nostri paesi danno testimonianza.
Il terzo percorso finisce a Brancafora dove sorge la Chiesa parrocchiale di S. M. Assunta che fu per secoli l’unico centro religioso dell’Alta Valle dell’Astico. Fu costruita accanto al preeseistente Ospizio per pellegrini e viandanti. Secondo alcune fonti questo ospizio sarebbe stato fatto costruire dal Vescovo di Padova Sibicone, appena ottenuta dall’imperatore Berengario la donazione di un ampio territorio pedemontano. Secondo altre, invece, la costruzione dell’ospizio sarebbe da attribuire ai Monaci Benedettini dell’Abbazia San Felice di Vicenza. Solo molto più tardi venne costruita la parrocchia comprendente i vari masi circostanti, fino ad includere più tardi l’intera comunità di Lastebasse.
Non va dimenticato che la Vallata era percorsa dai pellegrini che dal nord, attraversando Padova e Venezia si recavano in Terra Santa ed ha sempre dato rifugio e ristoro a chi si trovavano a percorrerla. Questo cammino, quindi, altro non è che un continuum con la storia della Valle dell’Astico. L’itinerario della quarta tappa è un po’ più movimentato e vario, passando dalla strada asfaltata a stradine sterrate, piste pedonali e ciclabili, sentieri, fino ad entrare nel territorio trentino e raggiungere la Chiesa parrocchiale di Caldonazzo dedicata a S. Sisto martire, uno dei primi papi della Chiesa, morto a seguito dell’editto di persecuzione dei cristiani emesso dall’imperatore Valeriano nell’anno 258 d.c. Non sono noti i motivi per cui sia stato deciso di dedicare a questo Santo la chiesa del paese.
La quinta tappa ci avvicina sempre di più alla città di Trento, percorrendo strade panoramiche sui laghi di Levico e Caldonazzo, fino a raggiungere Montagnaga, frazione di Baselga di Pinè, dove si trova il Santuario della Comparsa o della Madonna di Pinè, il più celebre e frequentato Santuario mariano di tutto il Trentino.
Importante la storia di questo santuario che inizia con quella di un contadino dei luoghi il quale, al ritorno da uno dei suoi pellegrinaggi al Santuario della Madonna di Caravaggio, portava con sè una immagine della Vergine, che venne esposta su un altare della chiesetta di S. Anna. Da allora la Madonna avrebbe cominciato ad apparire ad una pastorella del paese, Domenica Targa, per ben 5 volte. La chiesetta non bastò più per contenere tutti i numerosi fedeli che vi affluivano e dovette essere ampliata più volte. Alla fine di questa tappa il Cammino delle Apparizioni si conclude con il quinto sello apposto alla credenziale. Si può decidere di percorrere una sesta tappa che porta al Duomo di Trento, chiesa costruita sopra una chiesetta precedente dedicata a San Virgilio, che custodiva le spoglie dello stesso Santo.
L’importanza del Concilio di Trento che si svolse per quasi 20 anni (1545-1563) per reagire al dilagare dei movimenti protestanti in Europa, a seguito del diffondersi della dottrina di Lutero, fu fondamentale per la Chiesa Cattolica. La visita alla bella città di Trento è doverosa e il Cammino delle Apparizioni ci dà la possibilità di raggiungerla in maniera più inconsueta e lenta, ma sicuramente più suggestiva.
Uno sprone turistico da 500 fedeli all’anno
“Non solo collega quei luoghi di preghiera, cari ai fedeli della Madonna -spiega Nazareno Leonardi direttore dell’Odg Pedemontana Veneta e Colli – Il ‘Cammino delle Apparizioni’ si snoda in luoghi meravigliosi, con una valenza turistica impagabile”. In una sorta di finestra del tempo, che coniuga fede e storia, al paesaggio d’oggi, il Cammino delle Apparizioni si appresta a portare con se 500 fedeli all’anno: “Questa una stima provvisoria”. precisano Leonardi e Guglielmi.
Da gennaio di quest’anno il Cammino delle Apparizioni è stato inserito nel tragitto del Cammino dell’Unione che transita, attraverso i maggiori Cammini d’Italia dal Brennero a Santa Maria di Leuca.
Info: www.associazionecamminopassodopopasso.org.
P.V.