Paolo Ferretto è il nuovo responsabile dell’Unità Operativa Semplice Unità Semi-Intensiva Medica dell’ospedale di Santorso: la sua nomina è stata ufficializzata questa mattina dal Direttore Generale dell’ULSS 7 Pedemontana Carlo Bramezza.
Scledense, 50 anni, il dott. Ferretto si è laureato in Medicina e Chirurgia presso l’Università degli Studi di Padova, dove ha conseguito anche la specializzazione in Medicina Interna. Ha iniziato la propria carriera in Pronto Soccorso, prima presso l’Azienda Ospedaliera di Padova, quindi presso l’ospedale dell’Angelo di Mestre, dove ha lavorato per quattro anni. Dal 2012 è in servizio presso l’ospedale di Santorso, dove fino al 2018 ha lavorato presso la Struttura Operativa Accoglienza Pianificazione 9(SOAP) e quindi dal 2019 in Medicina d’Urgenza, occupandosi in piena pandemia (2020-2021) della gestione clinica e organizzativa dei pazienti ricoverati nelle aree Covid.
Anche grazie all’esperienza acquisita in area Covid, proprio il dott. Ferretto ha contribuito attivamente alla definizione del progetto e delle procedure aziendali relative all’attivazione nel 2022 della Terapia Semi-Intensiva medica, che ha reso Santorso uno dei primissimi ospedali ad applicare il nuovo modello di presa in carico introdotto dalla Regione Veneto incentrato sul concetto di utilizzo flessibile dell’ospedale basato su livelli di intensità di cura. La struttura, come noto, è inserita nell’ambito dell’U.O.C di Medicina Generale diretta dal dott. Massimo Marchetti, e accoglie pazienti che richiedono supporto d’organo e un monitoraggio continuo, dunque un livello di assistenza maggiore rispetto a quello che tipicamente avviene in un reparto di Medicina Generale.
«Il modello di presa in carico dei pazienti tramite l’Unità Semi-Intensiva Medica è un’eredità preziosa dell’esperienza fatta durante la pandemia – commenta il Direttore Generale Carlo Bramezza – ed è un modello nel quale la Regione ha voluto investire e nel quale come ULSS 7 Pedemontana siamo stati tra le prime aziende socio-sanitarie a credere. Il dott. Ferretto è stato coinvolto nel progetto fin dall’inizio, dunque ha una visione già molto chiara di quello che sarà il suo nuovo incarico. Gli auguro dunque buon lavoro nel dirigere una struttura che svolge una preziosa funzione di collegamento tra la Medicina Generale e la Rianimazione, garantendo così ai pazienti un livello sempre ottimale e appropriato di intensità di cure».
«Questo nuovo incarico è per me un traguardo ma anche un nuovo punto di partenza – commentta il dott. Ferretto -. Ringrazio tutta l’équipe medico-infermieristica che ha creduto nel progetto e ha permesso la realizzazione dello stesso e il nostro primario dott. Marchetti che ha saputo darci supporto e fiducia. In questi due anni di attività abbiamo potuto constatare che vi è una grande potenzialità nell’ambito della semi intensiva medica, sia in termini di sviluppo organizzativo e sia sul piano dell’innovazione clinica, pertanto siamo solo all’inizio di un percorso che può essere molto fruttuoso e fervido di innovazioni. Non a caso un aspetto fondamentale riguarda la raccolta e l’ analisi dei dati ai fini della ricerca clinica, che ci proietta verso nuovi modelli organizzativi e ci ha già portato alla pubblicazione di due lavori su importanti riviste scientifiche internazionali».